Le minacce informatiche continuano a crescere in numero ed aggressività e la sicurezza dei dati è oggi una priorità per ogni azienda, anche se molte non sono ancora completamente in grado di affrontare in maniera corretta le minacce e le violazioni di sicurezza, soprattutto quando si parla di periferiche di stampa.
Lo testimoniano anche i dati rilevati da IDC relativamente al 2020, dai quali emerge che il 70% delle aziende non ha adottato soluzioni di sicurezza di stampa e che il 68% del campione non considera le periferiche di stampa come una potenziale minaccia alla sicurezza, venendo meno anche alle regole di data protection imposte dal GDPR ed esponendo così le organizzazioni anche a rischi economici (oltre ai danni reputazionali la normativa europea per la protezione dei dati prevede multe da 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale).
Informazioni a rischio
Stampanti, multifunzione e scanner devono quindi essere protetti come tutte le altre apparecchiature IT: se trascurati infatti possono diventare il punto di ingresso ai dati aziendali per gli hacker. Una recente ricerca ha dimostrato che lo sfruttamento delle debolezze dei sistemi operativi è in aumento a causa della mancanza di sicurezza nei dispositivi connessi. (National Cyber Security Centre/National Crime Agency ‘The cyber threat to UKbusiness’ – 2016/2017). L’11% di tutti gli incidenti di sicurezza è legato alle stampanti e il 59% delle aziende nell’ultimo anno ha subito almeno una perdita di dati dovuta alla mancata sicurezza della stampante (Quocirca: “Global Print Security Landscape” – 2019).
La causa più probabile di una violazione dei dati è legata agli incidenti interni all’azienda.
Quest’ultimi riguardano nella maggior parte dei casi: documenti riservati lasciati incustoditi, stampe non ritirate o dipendenti che ritirano documenti riservati altrui.
Tuttavia, più della metà dei professionisti IT che investe in sicurezza di stampa non utilizza strumenti di autenticazione dell’utente e afferma di non aver mai investito nella crittografia dei documenti: la sicurezza dei dati stampati rimane un vero e proprio vuoto per la sicurezza aziendale (Brother: “The print security blind spot”).
Brother: produttività, sicurezza e sostenibilità
La tecnologia di stampa è sempre più complessa e nell’ambiente si utilizza in modo massiccio un linguaggio estremamente specialistico. Le aziende dovrebbero perciò affidarsi a fornitori affidabili per prendere decisioni valide anche alla luce del fatto che oggi fortunatamente esistono soluzioni efficaci che impediscono alle informazioni sensibili di cadere nelle mani sbagliate.
Con le soluzioni Brother è possibile proteggere i propri dispositivi di stampa, i documenti riservati, i sistemi di archiviazione e la rete aziendale demandando tramite il servizio di MSP la gestione di tutto questo a chi lo fa per lavoro, ottimizzando così i processi legati ai flussi documentali e accelerando la produttività aziendale.
Vediamo cosa offre il fornitore, a partire da Secure Print+, che consente di agire in piena compliance con il GDPR. In particolare, Brother assicura il controllo delle stampe in uscita mediante la soluzione integrata Secure Function Lock, che permette di assegnare a ogni utente funzioni di stampa differenziate, attivabili attraverso l’autenticazione con l’utilizzo di schede di identificazione NFC (Near Field Communication) o Pin. Non solo: la sicurezza a fronte di eventuali violazioni informatiche è garantita dall’assenza di dischi fissi nelle periferiche (in questo modo si evita l’hackeraggio dei documenti memorizzati negli hard disk); mentre, per impedire fughe di dati, le macchine laser di fascia alta sono tutte dotate delle funzionalità di sicurezza dei protocolli criptografici TLS/SSL e di filtraggio degli indirizzi IP.
Il software di secure management SecurePro, infine, consente di migliorare e limitare l’impatto ambientale grazie alla gestione degli accessi e al monitoraggio dell’infrastruttura di stampa. Tra le soluzioni più sostenibili, si configura il Pull Printing, che crea una “coda virtuale” dei documenti inviati alla stampa, garantendo il controllo da remoto e il ritiro soltanto all’utente in grado di autenticarsi “fisicamente”.
Focus sulle PMI
Da segnalare, infine, Pagine+, il servizio di stampa gestita pensato specificatamente per le PMI: un servizio di consulenza al cliente nella gestione documentale e nella ottimizzazione dei processi di stampa. Pagine+ mette a disposizione i dispositivi di output (dalle stampanti ai dispositivi multifunzione laser e inkjet monocromatici e a colori), l’installazione, la fornitura di consumabili e l’assistenza tecnica, oltre a un certo numero di pagine stabilito in funzione degli effettivi carichi medi mensili, consentendo di fatturare a parte le stampe eccedenti, e pagare semestralmente solo ciò che effettivamente si produce.
FONTI:
- https://www.brother.it/business-solutions/sicurezza
- https://www.brother.it/blog/trasformazione-digitale/2021/soluzioni-new-normal-sicurezza-dati
- https://www.brother.it/blog/printing/2021/stampa-gestita-digitalizzazione-imprese
- https://www.brother.it/blog/printing/2021/protezione-dati-e-sicurezza-documenti
- https://www.brother.it/blog/printing/2020/come-proteggere-documenti-stampati
- https://www.brother.it/blog/printing/2019/pull-printing