Gruppo Retelit, attivo nelle telecomunicazioni e focalizzato sul mercato B2B, ha acquisito spettro sulla tratta mediterranea del cavo sottomarino 2Africa (denominata anche MedConnect) che unisce le landing station di Genova EQUINIX, Marsiglia DIGITAL REALTY e Barcellona Barcelona Landing Station, con capacità di trasporto terrestre fino ai Data Center dell’area di Milano.
Retelit è il primo operatore a garantire il collegamento diretto tra queste città nevralgiche per le connessioni internazionali, con soluzioni DWDM a 100 Gbps. Grazie all’utilizzo della capacità sottomarina, per sua natura priva di interruzioni, i tempi di latenza sono estremamente bassi e l’affidabilità elevatissima. Questa tratta soddisfa la domanda creata dalla crescita e dalla distribuzione del traffico internet globale.
Il cavo sottomarino 2Africa è il più lungo cavo di questo tipo: Retelit ha collaborato alla realizzazione di questo complesso sistema insieme a Vodafone, costruendo il fronthaul ridondato a Genova.
I requisiti di diversificazione, bassa latenza e resilienza, hanno dato vita a nuove rotte e nuovi punti di approdo, creando i presupposti per una rinnovata centralità del Mediterraneo e per la valorizzazione di operatori come Retelit, in grado di offrire servizi di trasporto sui cavi sottomarini e una robusta infrastruttura di rete terrestre.
Diego Teot, Head of Wholesale del Gruppo Retelit, ha dichiarato: “La distribuzione del traffico globale deve soddisfare nuovi criteri di diversificazione, e il Mediterraneo diviene quindi un centro di interscambio del traffico sempre più importante. Con le landing station di Bari, Palermo, Savona e – appunto – Genova e Marsiglia, abbiamo investito per far atterrare in Italia cavi internazionali quali AAE-1, IG-1; e ora, ancora di più, 2Africa: l’Italia occupa una posizione strategica nella mappa geografica delle interconnessioni e crediamo che sia un vantaggio competitivo da sfruttare per la crescita economica del Paese. Siamo infatti il primo operatore italiano ad offrire questa tratta, per proseguire nel nostro intento di collegare i nodi nevralgici italiani con quelli europei (e non solo), nel modo più efficiente possibile e trasportando una quantità di dati sempre maggiore.”