Da sempre leader nel mondo enterprise open source e molto attiva a livello di community Red Hat con l’arrivo di Fabio Grassini come Senior Sales Manager circa un anno fa ha inaugurato una nuova strategia che punta dritto sull’emerging market.
Il modello di business di Red Hat è cambiato e oggi lo specialista dell’open source si propone come un partner affidabile per guidare e supportare tutte le aziende che hanno già intrapreso, o puntano a intraprendere, un percorso di trasformazione digitale ponendosi in ottica consultativa e consulenziale e senza imporre lock-in, mettendo sempre al centro le esigenze reali del cliente per concretizzare un approccio customer-centric. Nell’area EMEA, in particolare, come dicevamo, il focus è sull’emerging market, quella parte di mercato composta da aziende piccole e di medie dimensioni, che in Italia rappresentano la maggior parte del tessuto imprenditoriale, e che necessitano di un trusted advisor come Red Hat per compiere il loro viaggio verso la digitalizzazione. Red Hat accompagna queste aziende, che necessitano di focalizzazione, da tutti i punti di vista partendo dall’evangelizzazione laddove non si siano ancora compresi appieno i benefici di passare a una strategia digitale fino all’accompagnamento nell’implementazione concreta di veri e propri progetti secondo un modello operativo e collaborando con tutto l’ecosistema.
Le linee guida sulle quali si muove Red Hat comprendono proprio la volontà di sostenere il processo di innovazione continua attraendo nuovi clienti e lavorando su nuovi progetti con i clienti già fidelizzati sviluppando anche ulteriormente l’offerta nella direzione dell’automazione intelligente dei processi e della riduzione del time-to-market.
In particolare, spiega Grassini, l’azienda si muove su tre diversi pillar:
- L’hybrid cloud infrastracture, quindi la costruzione di infrastrutture ibride, aperte e sicure e la creazione di modelli che consentano la fruizione e la gestione delle app da qualsiasi luogo e con qualsiasi dispositivo. Questa è oggi la parte centrale del business di Red Hat perché consente a chi passa dall’on-prem al cloud di farlo in maniera graduale e rispettando le proprie peculiari esigenze
- Il cloud native development, quindi lo sviluppo di applicazioni moderne che possano sfruttare nuovi paradigmi (parte IoT e edge)
- Il management automation, che si riferisce a tutti quegli strumenti di gestione e automazione di infrastrutture informatiche che permettono di agire nell’ottica di un abbattimento dei costi
Il caso Dab Pumps
Tra gli ultimi casi di successo ad avere implementato le soluzioni di Red Hat per modernizzare la sua infrastruttura It troviamo quello di DAB Pumps, parte del Grundfos Group. Tra gli obiettivi della collaborazione: sostenere l’espansione del business aziendale, accelerare i processi interni e la fornitura di servizi e sfruttare i dati in modo più efficace e tempestivo per migliorare la customer experience.
DAB Pumps, azienda attiva nel settore delle tecnologie per la movimentazione e la gestione dell’acqua, produce oltre 2,5 milioni di pezzi all’anno e impiega più di 1.700 dipendenti sparsi tra sei siti produttivi e 14 uffici vendite, facendo registrare un volume di affari di circa 338 milioni di euro l’anno. L’esigenza di DAB era quella di trovare soluzioni per integrare le architetture Microsoft già presenti in azienda per potenziare una miriade di aspetti e senza trascurare la parte di sicurezza. Il progetto è stato implementato in tempi molto rapidi, secondo una roadmap particolarmente serrata, all’insegna della velocità che da sempre contraddistingue Red Hat.
Il team IT di DAB Pumps ha utilizzato le tecnologie di integrazione di Red Hat, tra cui Red Hat Runtimes, Red Hat Fuse, Red Hat JBoss Enterprise Application Platform, Red Hat Data Grid e Red Hat AMQ, per integrare e accelerare l’accesso ai dati per i propri sistemi critici, quali product lifecycle management (PLM), customer relationship management (CRM) e business intelligence (BI). DAB Pumps si sta anche preparando a spostare i suoi sistemi nel cloud per una maggiore resilienza e scalabilità e ha scelto di implementare Red Hat OpenShift come piattaforma comune che consente la portabilità dei carichi di lavoro e una maggiore coerenza di prestazioni e affidabilità in ambienti ibridi.
Utilizzando Red Hat OpenShift, la principale piattaforma Kubernetes enterprise del mercato, DAB Pumps sta passando da un ambiente monolitico a un’architettura a microservizi. L’azienda ha iniziato a migrare il middleware esistente su Red Hat OpenShift così come a sviluppare applicazioni cloud-native sulla piattaforma, alcune delle quali sfruttano il framework Java Kubernetes-native Quarkus per un minore footprint di memoria. Tutto questo sulla solida base rappresentata dalla principale piattaforma Linux enterprise del mercato, Red Hat Enterprise Linux.
Come risultato, il team IT di DAB Pumps può contare oggi su una gestione centralizzata e una completa visibilità sull’infrastruttura. Questo rende più facile per l’organizzazione IT monitorare i processi con un minore effort di gestione, migliorando la produttività e aiutando a creare un maggiore valore di business. DAB Pumps è stata in grado di trarre vantaggio dai componenti e dalle funzionalità di automazione, integrate e immediatamente disponibili, di Red Hat, riducendo i cicli di sviluppo e portando le applicazioni sul mercato più rapidamente, con un vantaggio di tempo del 60% rispetto a prima. DAB Pumps può ora rendere disponibili in tempo reale alle applicazioni enterprise i dati di tutta la sua attività, come la cronologia degli ordini dei clienti o l’utilizzo degli apparati di produzione, cosa che aiuta l’azienda a operare in modo più efficiente, a semplificare la customer experience e a innovare più velocemente. Per esempio, DAB Pumps può ora fornire web single sign-on e identity federation, in modo che gli utenti debbano effettuare il login solo una volta per accedere a più sistemi aziendali.
“DAB Pumps intende eccellere sul mercato offrendo la migliore esperienza al cliente. Per raggiungere questo obiettivo la scalabilità è un elemento fondamentale, e ora con la nostra piattaforma unificata basata sulle tecnologie open hybrid cloud di Red Hat siamo pronti ad affrontare ogni scenario futuro”, spiega Stefano Dalla Grana, Head of IT, DAB Pumps. “A seguito della collaborazione con Red Hat, possiamo immettere sul mercato nuovi servizi e aggiornamenti a velocità più che doppia rispetto a prima e in modo più sicuro, basati su standard ben definiti. Questa agilità si è rivelata particolarmente preziosa quando la pandemia di COVID-19 ha costretto l’azienda a trasformare una presentazione di prodotti che sarebbe dovuta essere fisica in un lancio online: e come IT siamo stati in grado di supportare la registrazione partecipanti da tutto il mondo in pochi steps aiutando a fornire un’esperienza digitale ricca e appagante dell’evento nel rispetto delle normative internazionali sui dati”
“Siamo stati in grado di passare da una configurazione custom a una piattaforma standard e centralizzata estremamente flessibile basata su Red Hat OpenShift e completata dal nostro uso di metodologie agili come DevOps”, aggiunge Luciano Di Leonardo, Web&App Architect di DAB Pumps. “Red Hat Integration permette a tutti i nostri sistemi di comunicare tra loro in modalità standard, con il risultato che siamo stati in grado di automatizzare i processi per l’efficienza, ottenere una gestione granulare dove necessario, e ridurre il tempo che dedichiamo alla gestione dell’infrastruttura in modo da poterci concentrare sulle iniziative di innovazione”.