Nonostante il contesto geopolitico difficile in ambito connettività il mercato non sembra risentire della crisi più di tanto: con la massiccia digitalizzazione cui stiamo assistendo il settore dei data center è in crescita e continua ad espandersi anche in Italia, come si espande anche la domanda di connettività da parte del mondo enterprise, dove comunicazione, collaborazione, condivisione ed automazione trainano la richiesta di network aziendali sempre più performanti. Parallelamente le infrastrutture elettriche necessitano di crescere perché oggi e ancora di più in futuro alla base di tutto ci sarà proprio l’elettricità. In questo contesto Panduit, specialista mondiale della connettività che crea soluzioni innovative per le infrastrutture elettriche e di rete per applicazioni in tutta l’azienda, presente a livello worldwide con 112 sedi, lavora per sostenere e potenziare la crescita delle imprese in un mondo più che mai connesso, a supporto dell’economia locale e globale. Abbiamo parlato con Gian Piero De Martino, Business Units Manager di Panduit, per capire a che punto ci troviamo e come l’azienda intende approcciarsi al nuovo anno.
“La strategia di Panduit sembra essere premiata dal mercato – spiega De Martino – nonostante il triennio senza precedenti che abbiamo attraversato, l’azienda ha infatti continuato a crescere e guarda al 2023 con ottimismo con la missione di proseguire il suo cammino espansivo in settori primari”.
Cosa vi aspettate da questo nuovo anno?
“Prudentemente noi di Panduit non vogliamo azzardare previsioni per questo 2023, ma non è da sottovalutare la crescita a doppia cifra che ci fu già a fine 2021 rispetto all’anno precedente, entrando nel 2022 con un brillante primo trimestre, replicatosi anche nell’ultimo. Nel mezzo di un periodo profondamente altalenante, caratterizzato soprattutto da spostamenti di progetti, qualche incertezza del mercato e carenza di materiali, Panduit non ha visto condizionato in maniera negativa il risultato finale raggiunto anche nel 2022”.
Il quadro globale non è d’aiuto: come ha inciso sulla vostra strategia?
“Senza dubbio la situazione cui stiamo assistendo è complessa ma l’unica flessione che attualmente Panduit riscontra è quella relativa ai margini operativi, condizionata dall’aumento dei costi delle materie prime, dei trasporti e dell’energia, che hanno riguardato ogni impresa e famiglia e dove le revisioni obbligatoriamente attuate di alcune condizioni, hanno mitigato solo in minima parte la riduzione dei profitti”.
Posso immaginare quindi che si cominci a respirare un po’ di fiducia, anche perché il 2022 per Panduit è stato un anno importante…
“Dopo i due anni di emergenza sanitaria, finalmente proprio nel 2022 sono riprese gradualmente molte attività ed eventi in presenza così che si è riacceso più forte di prima il dialogo tra vendor, specialisti di settore ed utilizzatori finali che hanno investito in tecnologia per supportare la necessità interna ed esterna di informatizzazione, digitalizzazione ed automazione di applicazioni, servizi ed operazioni. Un confronto costruttivo che ha inciso sull’evoluzione del settore, dove Panduit si è ritagliata un ruolo di primo piano grazie anche al suo impegno costante in ricerca e sviluppo”.
Da questo punto di vista Panduit cosa ha fatto?
“Nel 2022 abbiamo lanciato tante nuove soluzioni che hanno portato un’aria di innovatività all’interno del mercato e che non a caso hanno ricevuto importanti riconoscimenti internazionali come i Cabling Innovator Awards.
Tra i fiori all’occhiello delle novità Panduit troviamo ad esempio la nostra linea di UPS intelligenti SmartZone, gli Optical Distribution Frame FlexCore (un frame per la distribuzione del cablaggio ottico ad accesso frontale che fornisce la protezione necessaria per le connessioni critiche), gli slim cabinet TrueEdge, i sistemi di scansione rapida e mappatura del patching RapidID, i connettori pre-terminati FieldCord e molto altro ancora”.
Guardando al futuro, invece, cosa dobbiamo aspettarci per il nuovo anno?
“Per il 2023 il contesto è piuttosto sfidante ma Panduit può contare sul sostegno di un canale di distribuzione particolarmente reattivo, che arriva da un anno dove già ha dovuto cambiare pelle, rivedendo le proprie politiche propositive e di stoccaggio, per affrontare uno scenario globale in continuo mutamento.
Un dato certo, per il 2023, è che a crescere saranno soprattutto le organizzazioni medio-grandi, più attente, agili e strutturate, capaci di cogliere prima degli altri il cambiamento delle abitudini di acquisto di utenti e contractor, sempre più condizionate dall’ottimizzazione di risorse e dalla riduzione del numero dei fornitori”.
Per l’Italia invece che previsioni fate?
“In Italia la connettività alimenta data center e apparati aziendali che continuano ad espandersi sulla spinta della digitalizzazione ma le premesse sono buone soprattutto per il dipartimento elettrico-industriale, caratterizzato dalle realtà produttive OEM e manutentive IC & MRO. In questo comparto Panduit ha segnato lo scorso anno una crescita record, grazie al consolidamento delle evasioni di componentistica di protezione e fissaggio plastica e metallica; di attrezzature manuali e pneumatiche ed applicazioni uniche nel loro genere come Cable Cleat e VeriSafe, un tester permanente che verifica rapidamente l’assenza di tensione su pannelli o quadri elettrici prima di ogni loro manutenzione, aiutando a prevenire ogni rischio per il personale, migliorando così la sicurezza e riducendo i tempi di inattività dell’impianto interessato”.
Questi segnali fanno ben sperare anche per questo nuovo anno…
“Assolutamente sì, anche perché gli analisti prevedono una generale stabilizzazione e una minore pressione rispetto al recente passato. Possiamo quindi dire in conclusione che per il 2023 siamo piuttosto fiduciosi: continueremo a lavorare lato innovazione con la proposta di soluzioni sempre più all’avanguardia ma anche lato acquisizioni, rafforzando e ampliando così la nostra posizione sul mercato”.