Agile Lab, azienda italiana specializzata in Data Engineering, ha annunciato la nascita di Data Mesh Italia Meetup, prima community italiana interamente focalizzata sul paradigma Data Mesh e su tutte le relative esperienze, tematiche e contesti con particolare attenzione ai player del territorio nazionale.
In numerosi scenari enterprise – in cui la complessità tecnica è pareggiata, se non superata, da quella organizzativa di persone, sistemi, dipendenze, progetti e gestione del budget – gli approcci più tradizionali hanno evidenziato importanti limiti di scalabilità, generando scarsi ritorni di investimento sulle piattaforme di elaborazione dati, frustrazione nei team centrali divenuti colli di bottiglia della catena del valore e mancanza di fiducia e di garanzie di allineamento a standard di qualità e compliance da parte dei potenziali consumatori.
In quest’ottica è emerso il Data Mesh, paradigma basato su un’architettura (tecnica e organizzativa) distribuita e decentralizzata, progettata per aiutare le imprese ad acquisire agilità e scalabilità e che riconosce l’importanza di un approccio distribuito, in termini di ownership, e domain-driven – per quanto riguarda l’organizzazione dei dati e del loro ciclo di vita – unito a uno federato per la relativa governance che per indirizzare le necessità di scalabilità deve, necessariamente, diventare “computazionale”, ovvero dominata da automatismi.
È proprio per supportare le aziende italiane a comprendere il percorso verso il Data Mesh, i nuovi modelli organizzativi, di processi e architetture, i benefici ed il valore aggiunto ottenuti e raggiungibili dalla sua adozione, che Agile Lab ha deciso di fondare questa community. L’obiettivo è quello di creare occasioni aperte di confronto e condivisione per approfondire ogni aspetto – tecnologico e di business – con i membri del gruppo.
A fine settembre è stato organizzato il primo evento ufficiale della community – Data Mesh 101 – un appuntamento finalizzato a condividere i concetti chiave del paradigma così da avere all’interno del gruppo una base di conoscenza “in comune”, seguito da un primo momento di confronto tra i partecipanti, su punti critici ed esperienze dirette, nonché sfide non ancora risolte nel processo di implementazione e adozione del Data Mesh. I partecipanti, infine, hanno avuto modo di segnalare opportunità e potenziali tematiche di interesse per i prossimi incontri, tra cui sono emersi l’approfondimento della roadmap e del percorso di adozione del paradigma, storie di successo e di insuccesso al fine di toccarne con mano pro e contro e acquisire dettagli su differenti processi di gestione, e conoscere esempi di architettura della piattaforma di self-service infrastrutturale prevista tra i quattro principali cardini del Data Mesh.
Come sottolineato in una nota ufficiale da Roberto Coluccio, Data Architect di Agile Lab: «Il Data Mesh è un modo nuovo di concepire il mondo enterprise a e i relativi modelli di business data-centric: finalmente si parla di practice e non solo di tecnologia, di organizzazione e non solo di pipeline, abbracciando la cultura del dato a 360°, per questo siamo particolarmente orgogliosi di aver supportato la prima community dedicata in Italia ed essere membri attivi anche della Data Mesh Learning global community. È sempre più importante infondere e condividere cultura e consapevolezza sul tema, affinché le aziende siano a conoscenza di tutte le opportunità disponibili per rivoluzionare il proprio approccio ai dati potenziando così strategie e risultati».
Il gruppo è aperto a tutti gli utenti, indipendentemente dal loro livello di preparazione – dal data engineer, al responsabile vendite, al CTO e tutti coloro che desiderino comprenderne funzionalità e vantaggi in vista di una futura implementazione – e a qualunque tipologia di azienda e settore operativo al fine di creare momenti che portino alla costruzione di una nuova cultura sul Data Mesh e arricchiscano le esperienze di tutti i partecipanti. Siamo ad uno stadio di adozione ed esperienza diretta che lascia ancora moltissimo spazio alla scoperta e alla sperimentazione, per questo è utilissimo fare tesoro e condivisione come “comunità tricolore” ed essere in prima linea al passo con i tempi in Italia anche rispetto ai movimenti di innovazione globali che troppo spesso, in passato, hanno visto le realtà italiane inseguire, più che guidare.