Attenta a indagare il peso della modernizzazione del mainframe nelle aziende, Kyndryl ha reso noti i risultati di un’indagine condotta su 500 leader aziendali e IT secondo cui la maggior parte delle organizzazioni sta adottando proprio un approccio ibrido alla modernizzazione del mainframe. Le aziende intervistate hanno inoltre riportato di aver ottenuto complessivamente un risparmio di 12,5 miliardi di dollari.
Nel contesto di business odierno, competitivo e in rapida evoluzione, in cui i leader sono chiamati a riconsiderare i costi, le aziende sono alla ricerca di soluzioni per iniziare o accelerare il proprio percorso di modernizzazione del mainframe. L’obiettivo, naturalmente, si conferma l’aumento dell’efficienza, dell’agilità e dell’innovazione.
Modernizzazione del mainframe al centro
Secondo l’indagine di Kyndryl risulta che, in un percorso di trasformazione dell’ambiente mainframe:
- il 95% degli intervistati sta spostando almeno una parte delle applicazioni mainframe su piattaforme cloud o distribuite, pari in media al 37% dei carichi di lavoro. Solo l’1% degli intervistati prevede di spostare completamente tutti i carichi di lavoro dal mainframe.
- Il 90% degli intervistati dichiara che il mainframe rimane essenziale per le proprie operazioni di business, poiché offre elevati livelli di sicurezza, affidabilità e prestazioni, pur con la flessibilità di passare a piattaforme cloud per l’efficienza.
Meglio una combinazione di approcci?
Le aziende che intendono aggiornare le operazioni mission-critical si stanno avvicinando alla modernizzazione in tre modi: modernizzazione del mainframe, integrazione con gli hyperscaler o passaggio al cloud. Quasi tutti gli intervistati utilizzano una combinazione di approcci, tenendo in considerazione le capacità di ciascuna piattaforma e adattando i progetti alle proprie esigenze tecniche e di business.
Un’osservazione fondamentale è che, indipendentemente dall’approccio scelto per la modernizzazione del mainframe, le aziende registrano una riduzione dei costi e un aumento della profittabilità tra il 9% e l’11%. Il risparmio medio annuo per organizzazione è pari a 25 milioni di dollari, dimostrando che la modernizzazione del mainframe produce un ritorno positivo sull’investimento. Oltre ai vantaggi finanziari, gli intervistati indicano che la trasformazione sta favorendo l’innovazione, consentendo loro di trarre vantaggio da una maggiore scalabilità e da un time to market più rapido.
Preoccupazione comune per la sicurezza
L’indagine di Kyndryl rivela che le aziende condividono una preoccupazione comune per la sicurezza, indipendentemente dal percorso di trasformazione scelto. La sicurezza è stata segnalata come il fattore più importante (49%) nella definizione della strategia di trasformazione aziendale. Allo stesso tempo, si tratta di uno degli elementi chiave per il successo di un progetto di modernizzazione del mainframe, nonché dell’argomento più comune nell’ambito di formazione e aggiornamento.
Anche il calo delle competenze mainframe è visto come una delle principali sfide per oltre la metà delle organizzazioni intervistate: tale gap rappresenta un’opportunità di lavoro per i nuovi talenti, considerato che il 74% degli intervistati dichiara di affidarsi a società esterne per avere supporto alla trasformazione, a causa delle difficoltà legate alle competenze.
Mantenere lo status quo impedisce di crescere
“La nostra indagine rivela che i mainframe stanno diventando sempre più parte integrante degli ambienti cloud ibridi e continuano a generare valore di business. Tuttavia, la mancanza di una forza lavoro qualificata per supportare e proteggere questi ambienti mission-critical è una significativa causa di preoccupazione per molte aziende“, ha dichiarato Petra Goude, Global Practice Leader for Core Enterprise & zCloud di Kyndryl. “Poter fare affidamento su un consulente e un integrator di fiducia, che vanti una profonda competenza ed esperienza, è la chiave di successo, indipendentemente dal punto del percorso in cui le aziende si trovano e dal modo in cui intendono attuare la trasformazione. L’indagine dimostra che il mantenimento dello status quo non rappresenta un reale percorso di modernizzazione o di crescita“.