La posta elettronica è il vettore principale di attacco per fare breccia nel cuore dei sistemi aziendali: seppure la sensibilità verso queste tematiche sia in continua crescita l’e-mail rimane il punto d’ingresso su cui gli hacker ancora oggi fanno leva sfruttando tecniche sempre più sofisticate di spam, di phishing, di estorsione e richiesta di riscatto o più banalmente di file allegati per diffondere malware nel perimetro aziendale.
Il problema diventa ancora più importante se pensiamo che oggi le mail viaggiano sul cloud portando tutti i vantaggi, ma anche le sfide per la sicurezza, ad esso connessi.
Tra le suite di collaborazione in cloud Microsoft 365 risulta essere la più diffusa e se guardiamo proprio a questa suite, una ricerca di Hornetsecurity, società pioniera nella Cloud Security nata nel 2007, ha evidenziato come su 420 aziende prese in esame 1 dipendente su 4 sia stato attaccato almeno una volta sfruttando la sua casella e-mail come punto di ingresso. Sempre Hornetsecurity ha rivelato, nel suo Cyber Threat Report relativo al 2021, che il 40% delle e-mail che riceve una casella di posta può essere compromessa (in primis da spam o da phishing).
Il lavoro agile trascina l’adozione di Microsoft 365
Con l’emergenza sanitaria dovuta a Covid-19 i lavoratori e le aziende hanno dovuto cambiare le loro abitudini e gli strumenti a loro disposizione per virare verso modelli di lavoro ibrido o agile, che consentisse al dipendente di poter accedere alle risorse aziendali ovunque questo si trovasse. La stessa sorte è toccata alle e-mail che si sono spostate sul cloud. In particolare, Microsoft 365 ha rappresentato una soluzione convincente perché a prezzi non esagerati riesce a portare tutte le principali funzioni di produttività, collaborazione e comunicazione indispensabili alle aziende nei nuovi scenari del lavoro a distanza: oggi sono circa 180 milioni i clienti aziendali che utilizzano Microsoft 365.
Se l’adozione di Microsoft 365 ha portato a una serie indiscutibile di benefici è anche vero che questa piattaforma rappresenta più di qualche grattacapo per i responsabili della sicurezza e della compliance normativa, che si sono trovati a dover gestire una suite pensata per la collaboration e la comunicazione che però non è una piattaforma per la sicurezza e la compliance seppure al suo interno implementi qualche funzionalità di security.
Proteggere Microsoft 365: con la giusta piattaforma è possibile
Una soluzione a questo problema arriva dalla possibilità di integrare con Microsoft 365 una piattaforma user friendly e in cloud focalizzata esclusivamente sulla sicurezza e la compliance garantendo tutte le funzioni di protezione necessarie agli utenti business.
365 Total Protection, sviluppata da Hornetsecurity, nasce proprio con questo scopo.
La piattaforma, disponibile in tre versioni, si posiziona tra l’ambiente Microsoft 365 di un’azienda e il mondo esterno per filtrare dai data center europei di Hornetsecurity i dati verificando la sicurezza e la compliance del traffico che vi transita. La piattaforma è semplice da usare e l’onboarding avviene in 30 secondi e solo tre passaggi.
Tre versioni per ogni esigenza
La prima versione della piattaforma, 365 Total Protection Business, fornisce tutte le funzionalità necessarie per la sicurezza delle e-mail dei dipendenti su Microsoft 365.
La versione Enterprise copre in più anche l’archiviazione della posta elettronica conforme a norma di legge e offre una protezione intelligente contro le APT utilizzando meccanismi di analisi basati sull’intelligenza artificiale.
La terza versione, 365 Total Protection Enterprise Backup, aggiunge alla 365 Total Protection Enterprise funzioni specifiche per il backup. I dati trattati non sono solo i classici documenti o i file intesi genericamente, ma comprendono tutto ciò che può essere condiviso tramite e-mail, sessioni di Teams, repository personali e di gruppo OneDrive e SharePoint. Le funzionalità di recovery sono complete e granulari: la ricerca avanzata consente di selezionare singoli file per il ripristino per account OneDrive, SharePoint ed endpoint. Questa soluzione consente anche il backup dell’endpoint basato su Windows e il suo recupero.