Akamai Technologies rilascia un nuovo studio in cui vengono analizzate le tendenze alla base dell’adozione delle tecnologie cloud da parte del settore Media & Entertainment (M&E). Nell’ambito dello studio, commissionato da Akamai e condotto da Forrester Consulting, sono stati intervistati 225 responsabili che operano in aziende M&E a livello globale, la maggior parte dei quali influenza o ha l’autorità decisionale finale sulle architetture di streaming e/o sui workflow cloud all’interno delle loro organizzazioni. Dai risultati dello studio, è emerso che il 73% delle aziende M&E sta valutando di abbandonare i tradizionali provider di servizi cloud a favore di setup cloud native più accessibili a causa della pressione esercitata dai costi.
Le elevate aspettative dei clienti favoriscono l’adozione del cloud nel settore M&E
Le aziende del settore M&E sono state tra le prime ad adottare il cloud: il 92% degli intervistati ha dichiarato di essere soddisfatto o molto soddisfatto delle tecnologie basate sul cloud, mentre il 77% di essi ha riferito che il loro percorso nel cloud sta procedendo più velocemente del previsto. Questa rapida diffusione è stata motivata dalle elevate aspettative dei clienti: il 76% degli intervistati ha ammesso che i loro utenti si aspettano di non riscontrare problemi di inattività, buffering o errori di riproduzione.
Tuttavia, il report ha evidenziato alcune preoccupazioni relative alla capacità delle infrastrutture cloud esistenti di supportare la crescita del settore M&E in futuro. Secondo lo studio di Forrester, “le aziende M&E stanno rivalutando le relazioni con i propri provider di servizi cloud alla ricerca di partner affidabili in grado di superare le sfide principali e accelerare la produzione di contenuti”.
I costi aziendali e la crescita dei dati sono le preoccupazioni principali del settore M&E
L’incremento dei costi sta influenzando notevolmente le strategie cloud delle aziende che operano nel settore M&E. Il 73% degli intervistati sta pensando di abbandonare i tradizionali provider di servizi cloud a causa della pressione esercitata sui costi, mentre il 63% di essi riferisce di avere difficoltà a gestire i costi che le proprie aziende si trovano ad affrontare nel lungo termine.
Il report evidenzia come l’aumento del volume dei dati complichi la capacità degli intervistati di adottare ulteriormente le infrastrutture cloud. Il 36% prevede una crescita del volume dei dati superiore al 50% nel prossimo triennio, mentre il 68% di essi concorda sul fatto di considerare questa crescita come un ostacolo all’adozione delle infrastrutture cloud.
“I partner dei provider di servizi cloud devono evolversi per soddisfare le richieste di dati da parte dei clienti M&E“, secondo lo studio di Forrester. “Nel processo di rivalutazione delle relazioni con i propri provider di servizi cloud, molte aziende sono alla ricerca di partner in grado di soddisfare le loro specifiche esigenze in termini di costi, flusso di dati e hosting“.
Principali casi d’uso del cloud
Lo storage è il caso di utilizzo dello streaming più comune per i servizi cloud, come riferisce quasi il 60% degli intervistati. Allo stesso tempo, almeno la metà delle organizzazioni oggetto dello studio utilizza il cloud anche per funzioni fondamentali come la protezione dei contenuti (DRM/watermarking), la fatturazione e la gestione di abbonamenti e l’analisi delle performance.
“Questa ricerca mostra la natura dinamica dei carichi di lavoro eseguiti oggi dalle aziende M&E sulle infrastrutture e sui servizi cloud. Inoltre, la ricerca rivela anche che un numero impressionante di queste aziende (anche più della metà) sta utilizzando il cloud per alcune delle funzioni più critiche“, ha affermato Todd Loewenstein, Senior Manager of Media Industry Marketing di Akamai. “Considerando che un numero sempre maggiore di contenuti diventa disponibile per i consumatori tramite i servizi OTT (Over-The-Top), le aziende M&E hanno bisogno di archiviare e proteggere tali contenuti su un cloud in grado di adattarsi alle proprie esigenze in continua evoluzione”.
Vantaggio competitivo
Poiché il settore M&E, e i servizi di streaming video in particolare, sta diventando un mercato in forte espansione, le aziende si rivolgono a provider di servizi cloud per migliorare la propria customer experience (CX) e mantenere un vantaggio competitivo. Il 60% delle aziende ha affermato di aver riscontrato o di aspettarsi miglioramenti nella CX grazie agli investimenti effettuati nel cloud, mentre il 59% di esse ha realizzato o prevede di realizzare una maggiore capacità di generare e accedere ad informazioni dettagliate in tempo reale.
“Lo studio aiuta a quantificare ciò che ci dicono clienti esistenti e prospect circa l’attuale stato del loro percorso di migrazione verso il cloud“, ha affermato Loewenstein. “Sono sottoposti a enormi pressioni per offrire eccellenti customer experience nel rispetto dei loro rigidi vincoli di budget“.
“Sebbene queste sfide siano particolarmente evidenti nel settore M&E, sono condivise anche da aziende di altri settori. Questo è uno dei motivi per cui Akamai sta cambiando totalmente l’approccio al cloud computing“, ha aggiunto Loewenstein. “Con l’introduzione di Akamai Connected Cloud agli inizi di quest’anno, abbiamo progettato una serie di servizi di cloud computing in grado di aiutare le organizzazioni a liberarsi dei tradizionali cloud centralizzati e iniziare ad adottare una progettazione più moderna e distribuita, agevolando la flessibilità e il risparmio in termini di costi dell’intero processo“.