Da qualche anno il processo di digitalizzazione ha finalmente subito un’accelerazione e questo impone alle organizzazioni di ripensare la propria infrastruttura IT nell’ottica di sostenere le nuove modalità di lavoro e la futura evoluzione del business: una questione strategica oltre che tecnologica, che non coinvolge solo l’IT ma anche l’intero board aziendale.
Con il lavoro distribuito, l’IoT, i Big Data, la Mobility, il cloud, l’AI e il machine learning l’esplosione dei dati ha come sua naturale conseguenza la necessità di creare infrastrutture IT che siano più resilienti, flessibili, scalabili, sicure ma contemporaneamente anche il più performanti possibile: per permettere alle aziende di lavorare senza rischiare fermi e all’insegna dell’agilità, della sicurezza e della protezione dei dati. Una necessità di cui le imprese stanno diventando progressivamente più consapevoli avendo chiaro che restare competitivi sul mercato è subordinato proprio alla transazione verso un modello digitale, abilitato e supportato solo se si dispone della più opportuna infrastruttura IT.
Le sfide legate alla proliferazione dei dati
Andando più nel dettaglio possiamo esaminare come la crescita esponenziale nei dati a disposizione delle aziende incide sulle infrastrutture It preesistenti, imponendo loro un deciso ammodernamento puntando su uno svecchiamento di hardware, software e strutture di networking.
La prima sfida riguarda la crescita dei volumi di dati aziendali che provengono da applicativi e software come ERP o CRM, spesso integrati con software di Data Analytics, piattaforme di e-commerce o dispositivi e macchinari per l’Industry 4.0. Questo porta ad un incremento delle operations aziendali cui si lega anche un aumento dei dati non strutturati: un’infrastruttura non evoluta e quindi obsoleta non riesce a supportare un simile carico di dati, in continua espansione, causando tra l’altro rallentamenti nella produttività o addirittura il fermo delle attività.
In altri casi a non essere efficiente è invece la logica architetturale del Data Center che non supporta una risposta veloce ai carichi di lavoro critici. Ancora: infrastrutture IT non resilienti o basate su strategie di Data Protection & Disaster Recovery non efficienti possono provocare interruzioni operative e anche la perdita dei dati aziendali, con tutto ciò che questo comporta anche dal punto di vista del danno economico. La sicurezza informatica e la protezione del dato devono essere invece centrali nella strategia It di un’impresa, anche a fronte di un panorama dove il rischio informatico è ai massimi storici.
Cosa fare: l’approccio di Quantico
Come abbiamo visto nella nostra analisi le scelte tecnologiche in ambito server e storage sono fondamentali per evolvere l’infrastruttura IT e ripensarla anche in ottica futura e uno studio condotto da IDC per Dell Technologies ed Intel relativo all’anno 2021 conferma che la scelta di soluzioni di storage avanzate serve per migliorare le prestazioni complessive dell’infrastruttura ma anche il workflow e la produttività dei team It, creando valore per l’azienda.
Dal punto di vista del business i benefici sono evidenti e legati a una riduzione delle interruzioni operative e dei tempi di esecuzione delle applicazioni (con un impatto positivo sulle entrate), a un risparmio sui costi di storage (grazie alle funzionalità di deduplica e compressione che riducono gli investimenti hardware) e alla garanzia di un ROI significativo.
Le aziende spesso non hanno in casa l’expertise necessaria per affrontare da sole il processo di ottimizzazione e ripensamento della propria infrastruttura IT ma possono affidarsi a chi di questi processi fa il suo core business. Quantico, system integrator Gold Partner certificato Dell Technologies, propone un modello che unisce il suo approccio strategico e consulenziale alla tecnologia (server, storage e tecnologie di networking certificate Dell) e ai servizi Dell garantendo un’infrastruttura IT performante ma anche sicura per ciò che riguarda la gestione dei dati, la rete e i processi.
Il risultato? Sono progetti ad alto valore tecnologico come quelli portati avanti per Terminal Video, storico distributore di prodotti per l’intrattenimento (home video, dischi, fumetti, giocattoli e gadget, merchandising) che negli ultimi anni ha registrato una forte accelerazione del proprio business; e Safimet SpA, azienda con headquarter ad Arezzo che da oltre 20 anni è attiva nel mercato del recupero, trattamento e raffinazione degli scarti e rifiuti industriali contenenti metalli preziosi come oro, argento, platino, palladio e rodio. In entrambi i casi Quantico, anche grazie alla tecnologia Dell, ha provveduto ad ammodernare l’infrastruttura IT così da supportare il business in crescita di queste due realtà.