La tecnologia Kubernetes sta maturando velocemente, con casi d’uso in rapida espansione. L’adozione di questa tecnologia è salita alle stelle negli ultimi anni, da solo il 27% nel 2018 al 48% del 2020.
L’ultimo rapporto di VMware State of Kubernetes 2020 esamina gli insight ricevuti dai responsabili dell’adozione e dell’uso della tecnologia, facendo luce sulla portata delle sfide interne che si trovano ad affrontare. Secondo i risultati, più della metà degli intervistati (57%) gestisce meno di 10 cluster Kubernetes e il 60% esegue meno della metà dei carichi di lavoro containerizzati su Kubernetes. I primi ad avere adottato le tecnologie container si affidano ad altri strumenti di orchestrazione dei container (o nessuna orchestrazione) e questi ambienti rimangono poi in essere.
Una cosa che ha spinto questa rapida impennata nell’adozione è che Kubernetes offre chiari benefici per più stakeholder.
Un mondo di molteplici stakeholder felici
Tra gli intervistati dello studio, il 95% ha riferito di aver visto chiari benefici dall’adozione di Kubernetes. I due principali benefici sono stati un migliore utilizzo delle risorse (56%) e cicli di sviluppo del software più brevi (53%). L’efficienza delle risorse è un importante KPI per i team di operations, mentre uno sviluppo più veloce aiuta ovviamente gli sviluppatori, rendendo Kubernetes una soluzione che può mettere d’accordo i due team. Fornire nuove e utili funzionalità software più rapidamente, controllando allo stesso tempo la spesa IT, è la chiave per le strategie di trasformazione digitale; per questo motivo è facile vedere che i benefici si estendono a tutte le grandi organizzazioni.
Altri aspetti positivi significativi includono la migrazione abilitata al cloud (42%) e la riduzione dei costi del cloud pubblico (33%). Uno dei punti di forza di Kubernetes è che standardizza il modo in cui il software è pacchettizzato, configurato e gestito. Questo rende l’esecuzione del software on-premise e nel cloud molto più efficiente da un punto di vista operativo. Ovunque si esegua Kubernetes, si beneficia di come la tecnologia utilizza le risorse in modo efficiente ed elastico, aiutando a controllare i costi.
Passare a un mondo developer-first
C’è un chiaro cambiamento in tutti i settori ora: da una preoccupazione per l’infrastruttura a un focus sullo sviluppo delle applicazioni. Pertanto, è un imperativo per le aziende aumentare la produttività degli sviluppatori, accorciare il path to production e accelerare il rilascio di nuove funzionalità e servizi.
Tuttavia, lo studio mostra una significativa disconnessione tra ciò che i responsabili aziendali vedono come impedimenti alla produttività degli sviluppatori e la visione degli sviluppatori in prima linea. Il 46% dei responsabili pensa che il più grande impedimento per gli sviluppatori sia l’integrazione delle nuove tecnologie nei sistemi esistenti. Al tempo stesso, gli sviluppatori citano come un impedimento (29%) il dover aspettare l’IT per fornire l’accesso all’infrastruttura, mentre solo il 6% dei responsabili riconosce l’accesso all’infrastruttura come uno scoglio da superare. Questo disallineamento significa che il processo decisionale è diventato troppo contorto.
Preoccupante è il fatto che quattro intervistati su dieci (40%) hanno riferito questa mancanza di allineamento interno come un problema affrontato durante la selezione di una distribuzione Kubernetes, citando la complessità che si presenta anche durante e dopo l’implementazione a causa di una mancanza di esperienza (70% del tempo) e competenza (67% del tempo).
Per ottenere il massimo dall’investimento, le aziende hanno bisogno di dare priorità alle esigenze degli sviluppatori poiché è questo il team in prima linea quando si tratta di garantire il successo organizzativo attraverso Kubernetes.
Un nuovo ponte per accedere alle opportunità
Kubernetes aiuta gli sviluppatori ad ottenere un accesso facile e veloce all’infrastruttura, un elemento chiave di attrazione per questa tecnologia. Più della metà degli sviluppatori (55%) ha dichiarato di avere un accesso self-service alle risorse Kubernetes. Tra loro, il 43% ha detto che con Kubernetes gestisce una propria infrastruttura indipendente, mentre il 28% dei loro colleghi sta ancora compilando i ticket e aspettando di ottenere l’accesso alle risorse di cui hanno bisogno. Un facile accesso alle risorse è cruciale per il successo degli sviluppatori, ma ci sono molte altre ragioni per cui agli sviluppatori piace Kubernetes: la sua intrinseca resilienza, ripetibilità, flessibilità e visibilità. Poiché Kubernetes sta standardizzando queste caratteristiche operative, gli sviluppatori possono utilizzare la maggior parte del loro tempo concentrandosi sulle app invece di configurare l’infrastruttura che esegue quelle applicazioni.
Di conseguenza, le organizzazioni saranno anche in grado di esplorare nuove funzionalità e approcci per risolvere i problemi attraverso il software, ogni settimana. Se un giorno, o anche una settimana, di codice può sembrare poca cosa, il risultato finale comporta grandi cambiamenti nel software e, quindi, nel business. Inoltre, siccome queste organizzazioni testano le nuove funzionalità attraverso un processo di feedback costante direttamente dai propri Clienti, i cambiamenti sono convalidati dai dati: è dimostrato che il loro software sia migliore.
Il futuro di Kubernetes
Le organizzazioni coinvolte nel Report lamentano alcuni pain point legate alla necessità di acquisire esperienze e sviluppare le competenze necessarie ma gli intervistati credono chiaramente che il ritorno sull’investimento sia più che positivo.
Per aiutare a compensare la mancanza di esperienza nelle organizzazioni, può essere saggio cercare partner con l’esperienza necessaria per aiutare nella selezione della giusta soluzione. Una distribuzione Kubernetes dovrebbe essere pensata in modo da semplificare l’adozione e integrarsi facilmente con l’infrastruttura esistente. Identificare persone che aiutino nell’implementazione e nella gestione e che possano capire e aiutare a bilanciare le priorità IT concorrenti, è importante per rendere il futuro di questa tecnologia nelle organizzazioni un successo.
Di Nicola Buonanno, Sr. Regional Director SEMEA, VMware