Il mondo della gestione del procurement si evolve comprendendo oggi anche la gestione del workforce management e soprattutto la parte relativa al business network. È infatti importante che nell’ottica di adozione di strategie di digital transformation le aziende diventino sempre più aperte verso i fornitori e l’intera catena di approvvigionamento collaborando in maniera digitale con l’intero ecosistema. A capo della Line of Business Intelligent Spend & Business Network (ISBN) di SAP Italia e Grecia da inizio 2022, Paolo Brida è l’interlocutore perfetto per capire come stanno cambiando le esigenze delle aziende in ambito procurement e come il procurement stesso stia cambiando pelle favorendo non solo un risparmio sempre più incisivo ma anche l’adozione di logiche di sostenibilità, uno dei maggiori problemi che siamo tutti chiamati ad affrontare come comunità globale.
“Sono in SAP da diversi anni e da gennaio 2022 sono a capo della Line of Business (LoB) ISBN, che sta diventando sempre più importante nella strategia di SAP – esordisce Brida -. Questa organizzazione, infatti, è andata incontro ad una crescita progressiva partendo dall’area del procurement classico per arrivare poi ad abbracciare anche il workforce management e la business network, ereditata da Ariba, che ritengo rappresenti oggi una delle priorità più urgenti per i nostri clienti”.
Perché ISBN oggi è così strategica all’interno dell’approccio di SAP?
“ISBN è senza dubbio la Line of Business più vicina al mondo ERP, da sempre nel dna di SAP. Una vicinanza che riguarda sia la gestione degli approvvigionamenti ma anche il mondo relativo al business network, che abbraccia la supply chain, la logistica e gli asset. Di recente, in particolare, abbiamo esteso la componente del network anche al mondo della Financial Supply Chain, che tocca sia la parte di approvvigionamento che la componente Finance all’interno dell’ERP.
Le potenzialità delle nostre soluzioni per l’ISBN ci aiutano da un lato ad estendere la collaborazione con aziende già clienti SAP, dall’altro ad attivare nuovi progetti con aziende prospect con le quali possiamo intraprendere un percorso inverso, che parte cioè dal mondo dello spend management (procurement, business network o external workforce management) e poi arriva a quello dei sistemi gestionali”.
Queste potenzialità trovano terreno fertile anche perché le imprese italiane sono sempre più interessate agli aspetti che fanno capo ad ISBN. Quali sono attualmente le priorità più urgenti che vi stanno chiedendo di risolvere?
“In questo momento vediamo una domanda molto forte legata al procurement che però in alcuni casi è ancora destrutturata e non collegata ad una strategia ben precisa.
I nostri interlocutori all’interno delle aziende ovviamente mirano a ridurre i costi e spesso diventa complicato fare accettare l’adozione di soluzioni innovative davvero a valore. Il nostro ruolo è di far capire che questo è possibile proprio grazie ad un’attenta gestione dello spending.
Più in dettaglio, i nostri clienti ci stanno chiedendo di sostenerli nella digitalizzazione e nei processi di procurement, vogliono capire quale percorso di adozione meglio si adatta alla loro realtà e come questi temi possono aiutare il raggiungimento dei loro obiettivi di sostenibilità. In particolare, la supply chain è molto legata alla sostenibilità, così come la collaborazione con l’ecosistema nell’ottica di network di cui abbiamo parlato sopra. L’obiettivo di SAP è guidare le aziende in questi processi facendole aprire al digitale, supportati dalla nostra proposta tecnologica che va ad abilitare in maniera concreta le imprese in questa direzione”.
A che punto sono le aziende italiane?
“Ce ne sono alcune che si trovano già avanti nel processo di digitalizzazione mentre altre non sono ancora consapevoli del forte risparmio che potrebbe derivare da un’attenta gestione di queste tematiche che permetterebbe loro di diventare ‘Intelligent Enterprise’, laddove essere un’impresa intelligente significa essere un’organizzazione aperta e capace di collaborare in maniera digitale con tutto il suo ecosistema. Sono pochi i clienti che hanno già avviato progetti a questo livello e proprio per questo come SAP dobbiamo essere bravi a stimolare le aziende su questi temi. Le potenzialità sono molto ampie anche perché agevolando la collaborazione anche la sostenibilità ne guadagna, e questo è un tema prioritario nelle agende dei nostri clienti”.
In che modo SAP sta rivedendo le catene di approvvigionamento e fornendo soluzioni per il procurement che rispondono a queste priorità?
“La parte del procurement, come abbiamo visto, è solo l’inizio ma tutto ciò che è il vero differenziale, e che ci distingue anche dai competitor, è la possibilità di aprire le aziende verso l’ecosistema e promuovere la collaborazione scambiando informazioni con i loro fornitori lungo tutta la catena di approvvigionamento. Il network non si basa solo sullo scambio di documenti in ambito di acquisto e di procurement ma deve comprendere anche tutto ciò che riguarda la pianificazione della propria produzione e gestione della qualità, che vanno condivise con l’ecosistema. Questo è quello che intendo con l’espressione business network end-to-end”.
Componenti aggiuntive da prendere in considerazione?
“Una componente molto interessante che fa parte della collaborazione interna ed esterna nella logica di approvvigionamento è quella della valutazione delle performance dei fornitori: raccogliere anche gli elementi qualitativi (oltre a quelli quantitativi già disponibili nei sistemi ERP) permette di dare una valutazione complessiva della performance nel ciclo end-to-end di approvvigionamento e di individuare dove sia necessario intervenire con maggiore o minore grado di priorità per ottimizzare il processo di acquisto e di supply chain.
A tale scopo, quindi, ritengo sia sempre più importante raccogliere da un lato il feedback interno rispetto al ciclo di approvvigionamento e dall’altro il feedback del fornitore in merito a quella che è stata la sua esperienza di relazione con il proprio cliente”.
Parlavamo prima di come la digitalizzazione aiuti le imprese, oltre che a diventare più intelligenti, ad essere più sostenibili. Spiegaci meglio…
“Le nostre soluzioni per l’ISBN consentono alle imprese di scambiare documenti in formato esclusivamente digitale in modo tale da liberare risorse e far sì che i dipendenti si dedichino ad attività a maggiore valore aggiunto. Con la piattaforma SAP diamo al cliente la possibilità di scegliere il fornitore e capire se è meritevole di avere delle agevolazioni nella gestione del working capital, facendolo rimanere focalizzato solo della modalità in cui si vuole effettuare la fornitura.
Questo tipo di digitalizzazione permette una velocizzazione della gestione del processo, un risparmio di attività, che libera tempo per focalizzarsi su fattori a maggiore valore aggiunto. Lo scopo del networking è proprio quello di abilitare uno scambio codificato di informazioni coi propri fornitori così che se in futuro dovesse cambiare la situazione codificata tutti potrebbero reagire ai cambiamenti senza intoppi”.
Quindi qual è l’obiettivo in ambito di sostenibilità?
“L’obiettivo è di permettere al cliente di accedere ad un network per la parte supply chain e di logistica e di monitorare in tempo reale e semplicemente tutti i dati che riguardano il suo percorso di sostenibilità, includendo quello dei suoi fornitori e partner.
Ad esempio, se il fornitore dimostra di essere sostenibile l’azienda cliente gli potrà fornire real time condizioni più favorevoli sui pagamenti, attivando così un circolo virtuoso”.
Recentemente avete cambiato il nome delle soluzioni SAP Business Network: a cosa è dovuto questo cambiamento di brand?
“Non si tratta di un mero rebranding ma della volontà di sottolineare come il network all’interno del ciclo di approvvigionamento sia uno degli elementi più importanti per il successo dell’azienda. Vogliamo evidenziare l’importanza del tema del network in una logica B2B tra cliente e fornitore permettendo loro di creare una relazione molto forte in tutto il processo di approvvigionamento, come se si trattasse di una sorta di social network B2B. Come abbiamo visto all’interno della parte di network rientrano la componente di gestione dei fornitori, della supply chain, della logistica, della financial supply chain e di gestione degli asset.
Questo per noi è il futuro e come SAP siamo già pronti per abilitare i clienti ad andare verso questa direzione”.
Paolo, sei a capo della Line of Business ISBN da inizio 2022. Quali obiettivi ti sei posto per il tuo primo anno in questo ruolo?
“Punto a una crescita organica e sostanziale del business ISBN raggiungendo un numero sempre maggiore di clienti. Siamo impegnati affinché tutte le aziende che decidono di evolvere verso la soluzione SAP S/4HANA, che per noi rappresenta l’ERP di nuova generazione, possano cogliere l’importanza della componente del procurement nel loro processo di business trasformation. Il secondo obiettivo è quello di spingere l’adozione del business network in base alla tipologia di azienda cliente e di industry.
Da questo punto di vista è importante la crescita collegata a SAP S/4HANA, e aumentare la collaborazione con i CPO (Chief Procurement Officer) di tutte le aziende italiane.
A questo proposito stiamo promuovendo degli eventi sul territorio, come il recente CPO Circle, che permettono lo scambio di idee, informazioni ed esperienze tra i CPO e mettono a disposizione delle aziende che stanno muovendo i primi passi nel loro percorso di digitalizzazione il know-how di organizzazioni più mature.
Un’altra area dove stiamo investendo per aumentare la consapevolezza delle aziende è l’importanza della gestione della spesa relativa alla forza lavoro esterna, una quota che in certi settori, come quello ospedaliero, è oggi predominante”.