Il digitale sta vivendo un vero e proprio Rinascimento, un periodo di profonda trasformazione in cui le tecnologie emergenti ridefiniscono l’interazione con i servizi pubblici. Come nel Rinascimento storico, anche oggi assistiamo a una ripartenza: l’esperienza passata ci ha insegnato cosa funziona e cosa migliorare. Non c’è più spazio per strutture obsolete: serve un approccio dinamico, capace di adattarsi alle esigenze in continua evoluzione di cittadini e mercato.
Come gli umanisti del passato ponevano l’uomo al centro del loro studio, oggi dobbiamo mettere l’utente al centro delle soluzioni digitali, creando esperienze più umane e significative. Allora la collaborazione tra artisti, scienziati e pensatori ha generato progressi straordinari; oggi, per stimolare l’innovazione, dobbiamo favorire la sinergia tra tecnologie, persone e processi. Insieme possiamo essere gli architetti di una nuova era di trasformazione digitale.
La personalizzazione dei servizi
La Pubblica Amministrazione (PA) sta evolvendo in un ecosistema digitale avanzato, in cui personalizzazione, sicurezza e collaborazione sono elementi chiave.
Chi meglio dei dipendenti pubblici, che interagiscono quotidianamente con i cittadini, conosce le loro esigenze? Il responsabile dell’anagrafe, ad esempio, ha una visione chiara del funzionamento dei suoi uffici: per questo, coinvolgerlo nella ristrutturazione e nell’erogazione dei servizi è essenziale. Se in passato, la trasformazione digitale era appannaggio esclusivo dell’IT, oggi coinvolge l’intera organizzazione. Valorizzare il personale pubblico significa rendere i dipendenti, attori protagonisti del cambiamento, valorizzando competenze e know-how.
In Liferay stiamo guidando questa innovazione, trasformando il modo in cui le organizzazioni interagiscono con utenti e comunità. La personalizzazione incentiva l’utilizzo dei servizi, semplifica i processi e velocizza il rapporto tra cittadini e PA. Per raggiungere questo obiettivo, è cruciale creare piattaforme digitali intuitive e promuovere la collaborazione tra pubblico, privati e cittadini.
Low-code/no-code e intelligenza artificiale: verso una PA più accessibile
Una leva strategica per l’innovazione nella PA è l’approccio low-code/no-code, che semplifica lo sviluppo di soluzioni digitali e riduce la dipendenza da risorse tecniche specializzate. Questo approccio democratizza la tecnologia, permettendo anche a chi non ha competenze di programmazione avanzate, di contribuire attivamente alla creazione di servizi digitali. Il risultato? Una PA più agile e reattiva.
Anche l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando l’interazione tra amministrazioni e cittadini. Se oggi le applicazioni IA si concentrano su testi e immagini, la vera sfida è integrarle in processi operativi concreti, come la gestione documentale e il supporto ai cittadini. Liferay ha già introdotto funzionalità IA native nella sua piattaforma, pronte per essere utilizzate in ambito pubblico e aziendale.
Il PNRR come acceleratore del cambiamento
La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione è fortemente incentivata dal PNRR, che lega gli investimenti al raggiungimento di obiettivi concreti e scadenze definite. Questo approccio garantisce maggiore responsabilità e un chiaro indirizzo strategico.
Liferay supporta questa evoluzione fornendo strumenti per modernizzare, semplificare e migliorare la collaborazione tra enti, cittadini e imprese. Il nostro obiettivo è creare un ecosistema digitale inclusivo e sicuro, in cui la tecnologia sia un facilitatore e non un ostacolo.
Con la nostra esperienza e il nostro impegno verso trasparenza, sicurezza e innovazione, vogliamo accompagnare la PA e i nostri clienti in questo percorso di crescita. Il Rinascimento Digitale è appena iniziato: è il momento di cogliere le opportunità e costruire insieme il futuro della Pubblica Amministrazione aumentata.
A cura di Matteo Mangiacavalli, Sales Manager Italy, Liferay