Wolters Kluwer Tax & Accounting ha una lunga storia e tanta esperienza nel contrasto alle differenze di genere. Un dato che davvero caratterizza l’azienda è il fatto che da 21 anni alla sua guida siede una donna. Attualmente la CEO globale è Nancy McKinstry e in azienda il livello manageriale è distribuito esattamente al 50% tra uomini e donne e complessivamente a livello globale si attesta addirittura ad una maggioranza di collaboratrici rispetto ai collaboratori (54% – 46%).
Anche in Italia Wolters Kluwer ha una lunga storia di parità di genere aziendale e attualmente in Tax & Accounting Italia si conta una percentuale del tutto simile a quella mondiale in assoluto equilibrio. Nel management team italiano donne sono a capo del marketing, del go to market, delle sales operation, della funzione consultant.
La funzione che governa questa pulsione verso la parità è quella delle Risorse Umane, anch’essa governata da una donna, Romina Cristallo. La manager ha fatto importanti esperienze nel mondo dell’high tech in anni molto intensi per il digitale e rileva come ogni azienda abbia le proprie particolarità dovute essenzialmente alle esigenze dei vari mercati.
Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia ha un approccio ben definito e solido. L’azienda conta sul territorio l’intera supply chain del software, dallo sviluppo al service e oltre a doversi misurare con le esigenze del mercato dei professionisti e delle PMI, si distingue anche per un’adozione attenta delle politiche generali della corporate. Wolters Kluwer interpreta l’essere parte di una corporation, di una multinazionale, cogliendo soprattutto gli aspetti migliorativi di un processo che deve avere come fine ultimo la generazione di valore.
“Poniamo grandissima attenzione sia all’abbattimento delle differenze che alla capacità di fare la differenza. La nostra azienda si distingue sin dall’onboarding di collaboratrici e collaboratori. “Be the difference” è un programma di recruiting che si basa esso stesso sull’abbattimento delle differenze cercando invece di portare a bordo chi la differenza la vuole fare per migliorare l’azienda, il mercato, il contesto sociale. Riflettendo con attenzione possiamo dire che l’antidoto alla disparità di genere in Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia è soprattutto un fatto culturale e di educazione. Culturalmente siamo portati a valutare le performance per le performance e non per chi le attua. Siamo anche molto consci che l’azienda è, in quanto organizzazione sociale, un elemento che influisce sullo stare “al mondo” dei suoi componenti e che influisce anche sulle socialità dei singoli. Dunque influisce sull’educazione. Chi, come da noi, sta bene in azienda e rileva parità di opportunità, di trattamenti, non soltanto economici, porterà queste esperienze a casa e le trasferirà ai propri figli contribuendo così alla diffusione culturale della parità” fa notare Romina Cristallo.
L’azienda ha favorito la nascita dei cosiddetti “Women’s Network”, network d’inclusione autogestiti e sponsorizzati dalla stessa azienda. Durante periodici incontri dei componenti di questi network, che possono essere anche maschi, emergono aree di miglioramento e possibili azioni. In generale aumentano il coinvolgimento e il well-being dei dipendenti, promuovono la consapevolezza e la collaborazione culturale e contribuiscono all’accelerazione sia della strategia DEIB (Diversity, Equity, Inclusion, and Belonging) come di quella aziendale. A sottolineare la grande attenzione all’inclusione Wolters Kluwer Tax & Accounting ha dato vita anche ad un “Pride Network”, sempre sponsorizzato dall’azienda, che sostiene i diritti alle parità della popolazione LGBTQIA+, e ad un “Multicultural Network” che favorisce l’inclusione multiculturale in azienda, particolarmente nell’ottica di una sempre maggiore internazionalità.