L’Intelligenza Artificiale (AI) raggiunge anche il settore giudiziario grazie a IBM Consulting che annuncia la collaborazione con il Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa del Consiglio di Stato per la progettazione, la realizzazione e l’integrazione di una piattaforma di AI finalizzata allo snellimento di importanti procedure interne. La nuova piattaforma di intelligenza artificiale fornirà servizi avanzati di AI, sfruttando modelli pregoaddestrati altamente specializzati e consentirà al Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa di mantenere standard qualitativamente e quantitativamente più elevati, ottimizzando i tempi dei processi interni a supporto delle attività giudiziarie.
IBM, in RTI (raggruppamento temporaneo di imprese) NetService e N&C (entrambe per la rete di imprese Italit), hanno collaborato con il Consiglio di Stato per implementare una piattaforma sperimentale di intelligenza artificiale sull’infrastruttura Cloud dell’Amministrazione finalizzata a semplificare e supportare il lavoro di giudici e segreterie. La piattaforma multifunzionale ha ottimizzato diverse procedure come l’individuazione dei ricorsi connessi o simili pendenti nelle singole sezioni di tribunale, il reperimento dei precedenti giurisprudenziali e la visualizzazione in tempo reale di norme e pronunce giurisprudenziali, l’anonimizzazione dei provvedimenti giurisprudenziali.
La Giustizia Amministrativa del Consiglio di Stato si avvale dell’AI per migliorare l’efficienza interna
In un contesto altamente complesso come quello giuridico, la Giustizia Amministrativa del Consiglio di Stato ha sempre considerato l’innovazione tecnologica come una leva per migliorare l’efficienza interna, puntando a standard sempre più elevati. Già nel 2017, infatti, è stata la prima a digitalizzare completamente il processo amministrativo e, attualmente, sta adottando lo stesso approccio per affrontare le nuove sfide legate all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Il livello di digitalizzazione già molto elevato, insieme a un’infrastruttura adeguata e a una forte integrazione di competenze, ha facilitato la realizzazione del progetto in ogni fase, dall’avvio in poi.
La piattaforma AI è stata implementata dal Consiglio di Stato per fornire ai giudici strumenti di supporto nelle loro attività quotidiane volte a rendere più efficienti le ricerche e la visualizzazione dei contenuti e a rendere più efficiente il lavoro delle segreterie.
L’anonimizzazione delle decisioni giudiziarie permette di oscurare i dati sensibili all’interno di una sentenza e nei documenti giudiziari, assolvendo così a due compiti fondamentali: impedire la diffusione di dati sensibili, tutelando così la riservatezza delle persone interessate, e assicurare la comprensibilità del testo della decisione, garantendo, senza alterarlo, l’intelligibilità del ragionamento alla base della decisione giudiziaria.
Ogni caso d’uso è sviluppato secondo una logica aziendale. Le pipeline vengono suddivise in fasi specifiche e controllate per verificarne la correttezza, mentre un sistema di controllo monitora il processo dall’acquisizione dei dati al risultato finale, garantendo gestione, controllo e sicurezza.
I Vantaggi offerti dalla piattaforma AI di IBM, vincitrice del premio Agenda Digitale 2024
I vantaggi di questo approccio sono molteplici:
- Flessibilità: le pipeline sono progettate come configurabili;
- Controllo: ogni operazione e configurazione della pipeline è tracciata e supervisionata;
- Spiegabilità: i modelli di intelligenza artificiale forniscono spiegazioni sulle loro risposte;
- Accuratezza: le metriche delle varie operazioni sono tracciate e valutate;
- Modularità: gestione/evoluzione, riutilizzo e controllo sono garantiti;
- Ottimizzazione: vengono selezionati i modelli più performanti ed efficienti, anche in termini di risparmio energetico (es. modelli quantificati).
Con la realizzazione di questa piattaforma, il Consiglio di Stato, concorrendo nella sezione dedicata alle Amministrazioni centrali, ha vinto il premio Agenda Digitale 2024 della School of Management del Politecnico di Milano, che lo ha considerato il miglior progetto innovativo. Un risultato che testimonia il costante impegno della Giustizia amministrativa nei confronti delle opportunità offerte dai processi di innovazione tecnologica. Tecnologie come AI e GenAI che, integrate con le competenze specifiche, producono risultati di rilievo e permettono un continuo miglioramento, rendendo la giustizia amministrativa sempre più efficiente, accessibile e trasparente per cittadini e imprese.