Il 54% delle aziende a livello globale e il 40% di quelle italiane ritengono il cloud essenziale per bilanciare la spesa IT: queste le conclusioni che emergono da una recente ricerca condotta da Couchbase, l’azienda specializzata in piattaforme di database cloud. Non solo, il 44% delle imprese in Italia (il 58% a livello globale) conferma che sta rivedendo la ripartizione del budget tra CapEx e OpEx a seguito del contesto economico attuale. La maggior parte delle organizzazioni italiane ritiene infatti che un ulteriore spostamento verso il cloud sia inevitabile, con il 40% alla ricerca attiva di metodi per ridurre e/o controllare la spesa cloud.
L’indagine globale, che ha visto il coinvolgimento di 600 responsabili decisionali IT senior, ha rilevato che fattori come il vendor lock-in, la mancanza di trasparenza nella spesa e nei costi del cloud e strumenti di gestione poco flessibili hanno incrementato i costi del cloud del 29% nel 2022 (Figura 1). Ha inoltre evidenziato una spesa media di 28,91 milioni di dollari per i servizi cloud, con un aumento di circa 6,5 milioni di dollari, confermando che tecnologie flessibili, con prezzi trasparenti e un buon rapporto costo/qualità, siano le più adatte ad aprire alle aziende il percorso verso il cloud garantendo l’efficienza di business.
“Il cloud è una componente essenziale dello stack tecnologico moderno che offre alle imprese la scalabilità, affidabilità e agilità di cui hanno bisogno,” ha dichiarato Rahul Pradhan, VP of product and strategy di Couchbase. “Oggi più che mai, i service provider devono fornire soluzioni altamente sicure e scalabili, insieme a opzioni di implementazione flessibili che offrano il giusto rapporto prezzo/prestazioni. Questo approccio garantisce ai clienti agilità e controllo sulle loro scelte cloud, aiutandoli a ottenere il massimo dalle loro risorse e permettendo loro di concentrarsi sulla gestione e accelerazione del proprio business.”
Alcune organizzazioni stanno affrontando problemi con l’architettura on-premise, incluse la formazione dei dipendenti e la gestione dei costi di infrastruttura, per questo il 53% delle aziende a livello globale e il 56% di quelle italiane sta spostando la spesa da CapEx a OpEx. Non solo, le aziende desiderano destinare il 31% della loro spesa IT totale al cloud pubblico entro il 2026 e il 31% ha già avviato il percorso per raggiungere questo obiettivo.
Gli intervistati dimostrano diversi livelli di fiducia nei servizi forniti dai cloud provider e, a livello globale, sono “fiduciose o per lo più fiduciose” che offrano il livello necessario di:
· sicurezza (66%)
· scalabilità (41%)
· efficienza dei costi (36%)
Quest’ultimo dato probabilmente non è dovuto solo ai livelli dei servizi cloud, ma anche alla crescita di esigenze e aspettative delle aziende che cercano di sfruttare al meglio ogni risorsa a loro disposizione.
Il cloud fa evolvere il ruolo dell’IT e favorisce l’adozione di tecnologie self-service e low code/no code
Gli intervistati vedono l’IT assumere un ruolo più consulenziale, supportando gli altri dipartimenti nel prendere le giuste decisioni in ambito informatico, riducendo al minimo i rischi. I dati principali evidenziano che:
· L’85% a livello globale e il 92% italiano ha iniziato a modificare il ruolo dell’IT in questa direzione o prevede di farlo nei prossimi 12 mesi.
· L’88% a livello globale e il 94% italiano ha cominciato a utilizzare, o prevede di farlo, tecnologie low code e no code per aiutare le altre divisioni a sviluppare applicazioni con un coinvolgimento minimo dell’IT.
· L’88% a livello globale e l’86% italiano sta adottando un approccio simile con il serverless computing, in modo che altri dipartimenti possano acquistare direttamente i propri servizi cloud.
· Il 90% a livello globale e l’82% italiano sta fornendo o fornirà formazione ad altri dipartimenti per utilizzare i servizi cloud in modo più efficace.
Questo non significa che l’IT abbandonerà le proprie responsabilità, sono infatti solo il 14% le organizzazioni globali e il 18% di quelle italiane che stanno utilizzando il cloud per promuovere l’innovazione e nuovi servizi senza il coinvolgimento dell’IT. Tuttavia, significa che le competenze necessarie ai team IT si evolveranno, con conoscenze tecniche pure affiancate da skill interpersonali, manageriali e formative a favore del business.
“Il cloud è al centro dell’evoluzione dell’IT verso un ruolo più consulenziale, che sta diventando ancora più importante con la crescita significativa di applicazioni guidate dall’intelligenza artificiale,” continua Rahul Pradhan. “Ad esempio, i team IT e di sviluppo possono liberarsi della gestione dei database grazie a servizi cloud completamente gestiti, ma a loro volta dovranno educare e supportare gli altri reparti su come utilizzare le tecnologie cloud in modo efficace, responsabile e sicuro, dallo sviluppo di applicazioni semplici alla scelta dei servizi cloud in modo da non causare un aumento di costi o rischi. L’utilizzo del cloud, e quindi le spese, continueranno a crescere per stare al passo con l’innovazione. Spetta alle aziende investire in modo consapevole negli strumenti che abilitino operazioni più efficienti – tool moderni, economici e flessibili, che consentiranno di ottenere un ROI significativo sulle tecnologie cloud.”