Una nuova ricerca di Jabra, specialista mondiale nelle soluzioni audio e video professionali, evidenzia un paradosso nell’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) all’interno delle imprese. I Decision Makers (DM) esprimono alti livelli di fiducia nell’IA, ma pochi impiegati la utilizzano nello svolgimento della propria attività quotidiana. Questo scollamento suggerisce che, sebbene siano ottimisti sul potenziale dell’IA, i DM potrebbero non avere la visione o le competenze necessarie per implementarla efficacemente nella forza lavoro.
Lo studio, condotto da Jabra su un campione di 1.800 DM in materia di intelligenza artificiale intervistati in 6 Paesi e di 4.200 dipendenti di 14 Paesi, evidenzia che, nonostante l’entusiasmo diffuso per l’IA e il suo potenziale, è sempre più necessaria una strategia per colmare il divario tra l’ottimismo e la sua effettiva implementazione. Questo approccio è essenziale per garantire che i benefici dell’IA siano pienamente realizzati a tutti i livelli delle società.
Molta fiducia, poche azioni concrete
Nonostante il forte entusiasmo per l’IA, esiste un chiaro scollamento tra la fiducia nella tecnologia e il suo effettivo utilizzo sul posto di lavoro. La ricerca di Jabra rivela che, mentre l’85% dei DM esprime grande interesse per l’intelligenza artificiale e l’84% ripone una forte fiducia nelle sue capacità, la stragrande maggioranza (82%) riconosce di dover comprendere meglio come l’IA possa migliorare l’efficienza sul posto di lavoro.
Questa mancanza di comprensione ha causato un’esitazione nell’integrare pienamente l’IA nelle operazioni quotidiane, lasciando molti manager in una fase sospesa, con molte incertezze e poche azioni concrete. Con la continua evoluzione dell’intelligenza artificiale, coloro che hanno il compito di guidare le società verso il futuro potrebbero aver bisogno di approfondimenti sui vantaggi pratici e tangibili che essa può offrire.
L’adozione dell’IA è inferiore alle aspettative
Contrariamente alla convinzione popolare che l’IA sia già un punto fermo sul posto di lavoro, i dati di Jabra mostrano che l’adozione da parte dei dipendenti rimane sorprendentemente bassa. Infatti, solo il 27% degli utenti dichiara di utilizzare l’intelligenza artificiale al lavoro, mentre una percentuale altrettanto bassa (26%) la utilizza nella vita privata. Ciò sottolinea l’urgente necessità per le società di sviluppare e comunicare una visione chiara per l’implementazione dell’IA nell’operatività, oltre a riflettere sui suoi potenziali benefici.
In particolare, i dipendenti devono ricevere una roadmap ben definita, che li aiuti a capire come l’IA sarà integrata nelle loro attività quotidiane e in una più ampia strategia aziendale. Senza questa chiarezza, il divario tra l’entusiasmo della leadership e l’adozione da parte della forza lavoro persisterà, ostacolando il pieno potenziale dell’IA nel guidare la produttività e l’innovazione.
La mancanza di formazione sull’IA porta a un’adozione frammentaria
Sebbene il 63% dei DM e il 56% degli utenti ritengano che l’intelligenza artificiale possa migliorare il loro lavoro e oltre la metà (60% dei DM e 54% degli utenti) si senta sicura della propria capacità di collaborare con successo con essa, rimane una divergenza significativa nell’adozione effettiva.
Per cogliere appieno il potenziale dell’IA sul posto di lavoro, le imprese devono adottare un approccio proattivo alla formazione e all’addestramento, in particolare in un momento in cui le applicazioni della IA generativa come ChatGPT e piattaforme come Microsoft CoPilot diventano sempre più popolari. Dando priorità a programmi strutturati di apprendimento e sviluppo sia per la leadership, che per i dipendenti, le società possono colmare il divario di competenze e promuovere una profonda comprensione di questi strumenti.
Questo percorso è essenziale per garantire che l’adozione dell’IA non solo sia coesa, ma massimizzi anche l’efficienza e l’innovazione dei team. Senza una strategia chiara, l’integrazione dell’IA potrebbe diventare disarticolata, con conseguente sottoutilizzo e perdita di opportunità di sfruttarne appieno il potenziale.
Riccardo Brenna, Head of Research and Marketing Insights di Jabra, ha dichiarato: “Vediamo molte società ansiose di cavalcare l’onda dell’IA, ma alcune stanno ancora muovendosi nel buio quando si tratta di un’implementazione efficace e di un uso significativo. Poiché gli strumenti si stanno rapidamente spostando verso l’input vocale piuttosto che verso il solo testo, è fondamentale che le imprese riconoscano come questa evoluzione cambierà le nostre interazioni con l’IA e migliorerà la produttività. Per evitare quello che noi chiamiamo ‘AI-washing’, le società devono valutare attentamente i guadagni di produttività che essa può offrire e coinvolgere attivamente i propri dipendenti in questo percorso. Noi di Jabra crediamo nella possibilità di sfruttare la potenza dell’IA non solo per migliorare la produttività, ma anche per promuovere una forza lavoro più connessa e capace, che abbracci l’innovazione e la collaborazione a tutti i livelli”.