“Where Research and Development meet Innovation”: è questo lo slogan scelto da Ericsson, tra i leader mondiali nella fornitura di tecnologie e servizi per la comunicazione, per l’appuntamento ormai tradizionale con i suoi Innovation Days, che per la loro 12esima edizione saranno ospitati a Genova il 14 e 15 novembre 2023 (REGISTRATI QUI). Un’occasione importante per Ericsson, che porta l’innovazione nel suo dna, di incontrare la sua community di clienti e partner per fare il punto su come la Ricerca e Sviluppo (R&S) incontra l’innovazione, intesa come uno strumento per migliorare i modi di sviluppare nuove tecnologie e soluzioni di rete.
Ericsson in Italia: una lunga storia di innovazione
“Ericsson è in Italia da 105 anni e si fa ricerca e sviluppo nel nostro paese dal 1978: fin da allora l’Italia è stata riconosciuta come un Paese ricco di competenze e di capacità valide per fare ricerca, in un momento in cui la comunicazione era voce e la connettività agli albori” spiega Alessandro Pane, Direttore R&S di Ericsson.
E l’Italia si conferma essere uno dei fiori all’occhiello in ambito R&S per Ericsson grazie ai suoi tre centri dislocati in tutta la penisola: a partire da Genova, che funziona anche da Head Quarter, dove l’azienda è impegnata nello sviluppo di hardware e software per le reti di quarta, quinta e sesta Generazione; passando per Pisa, che rappresenta il centro di ricerca di base, presso il campus del CNR e dell’Università Sant’Anna di Pisa, che si occupa di trasmissione ottica e fotonica; e concludere a Pagani (SA), dove è ospitato un centro di sviluppo software e di sviluppo di sistemi per intercettazioni legali delle reti.
“Ericsson investe a livello globale ogni anno circa il 18% del suo fatturato in R&S e perciò la vocazione innovativa della società è fortissima – prosegue Pane -: numeri che si confermano anche nel nostro Paese, dove i ricercatori sono oltre 600 e dove vengono generati circa 50 brevetti l’anno.
Il focus della ricerca oggi è indirizzato più verso il software che l’hardware (e in questo ambito, in Italia, principalmente sulla parte di soluzioni ottiche di trasmissione – rete core) ed in particolare su gestione delle reti di trasporto, fotonica integrata, software di autenticazione cloud e così via”.
È importante sottolineare che i centri italiani di R&S sono inseriti nel contesto globale, e i risultati e le innovazioni che produce sono spese a livello worldwide.
Attenzione all’ecosistema
Apertura è la parola d’ordine, tanto è vero che accanto all’attività di ricerca per l’azienda, i centri di ricerca e sviluppo di Ericsson lavorano anche in ottica di ecosistema su progetti di innovazione che vedono il coinvolgimento anche di partner esterni. A conferma di questo c’è l’esistenza in ogni lab di un “Innovation Garage”, che è un luogo in cui si fa questo tipo di attività in modo mirato su alcuni ambiti principali.
“A Genova si lavora sullo sviluppo di soluzioni green e a bassissima latenza – spiega Pane -, a Pagani si lavora sul tema della sicurezza/protezione dei nodi di telecomunicazione; mentre a Pisa facciamo ricerca sulle reti ottiche di trasporto, in particolare in funzione dell’enorme ampliamento della capacità di trasmissione di dati nell’ottica dell’avanzare in futuro del 6G e di un ammodernamento delle infrastrutture per l’abilitazione di servizi più evoluti. Ad esempio, si studiano nuovi materiali, apparati, strumenti che possano mantenere le performance eccezionali della fibra anche al crescere delle capacità senza aumentare i consumi energetici e gestendo il tema dell’incremento della temperatura/surriscaldamento che si genera quando si va oltre certi livelli”.
Ericsson, sempre in ottica ecosistema, lavora anche a stretto contatto con clienti, università, ecosistemi nazionali e anche internazionali ed in particolare nei progetti europei finanziati.
Ericsson Innovation Days: appuntamento a Genova il 14 e 15 novembre
La forte vocazione di Ericsson verso l’innovazione sarà al centro della 12esima edizione degli Innovation Days (REGISTRATI QUI), nel corso dei quali verranno presentati 19 progetti in quattro diverse aree: connettività 5G e AI, sostenibilità, sicurezza e serviceability.
Per la connettività: quando si parla di AI si parla soprattutto di automazione e applicazioni predittive da applicare alle reti telco, su tutte le varie funzionalità; mentre per quanto riguarda la sostenibilità si lavora in particolare su nuove modalità di sviluppo software che aiutino anche a ridurre il consumo energetico dell’hardware; in relazione alla sicurezza si lavora sui temi della protezione dei nodi di rete, anche qui usando l’AI; mentre la serviceability riguarda il supporto al servizio su queste reti così complesse (processi di installazione, manutenzione, ottimizzazione e così via).
Quattro progetti concreti
Smart Cardio Ambulance
La Smart Cardio Ambulance è una soluzione che consente la trasmissione in alta qualità dei tracciati ECG dei pazienti soccorsi in ambulanza a un medico “remoto”, creata per supportare la diagnosi dell’eventuale problema cardiaco.
I tracciati rilevati dall’elettrocardiografo a bordo dell’ambulanza sono digitalizzati e immessi (in connessione sicura) a un database in cui, sfruttando l’AI, quel tracciato viene confrontato con un database di tracciati esistenti e già interpretati così da fornire una indicazione di diagnosi in real-time per supportare l’interpretazione dell’elettrocardiogramma da parte del medico che si trova in ospedale. A livello tecnologico, per la realizzazione di questo progetto deve esserci una comunicazione capace di garantire la massima sicurezza dei dati e laprivacy, che contemporaneamente sia di alta qualità e garantisca una bassissima latenza. L’attività deve essere possibile in tempo reale, in modo da poter fornire un supporto al medico per la diagnosi di interpretazione del tracciato ECG. Per tutti questi motivi il 5G è al momento la soluzione ideale.
Green Software
Esiste un modo di programmare che consente di ridurre in concreto il consumo di energia e su questo Ericsson sta lavorando in maniera sempre più intensa. Il software, infatti, può avere una carbon footprint in sé stesso laddove induce consumo di risorse per scriverlo: linguaggi e metodologie software diversi possono ridurre questi consumi e andando a modificare il codice utilizzato su apparati reali telco è possibile realizzare dei risparmi di energia perché si assiste ad un minor consumo di memoria e ad una minore richiesta di calcolo per compiere le operazioni richieste.
Protezione delle reti/sicurezza
Ericsson tramite lo sviluppo di nuove tecnologie lavora per creare un “sistema immunitario” che impara a proteggere i tratti più critici delle reti telco, sui quali viaggiano i dati e le applicazioni che sostengono attività vitali come, ad esempio, la gestione del traffico automobilistico. In particolare, l’obiettivo è quello di sviluppare delle tecniche che vadano a individuare i comportamenti anomali sui nodi di rete – come un uso smodato della memoria o la ricerca eccessiva di CPU time – su questi tratti critici.
Applicando queste conoscenze è possibile individuare i segnali anomali e intervenire per isolare i flussi di traffico che presentano questi comportamenti e analizzarli (evitando che possano impattare sulle risorse e sul funzionamento della macchina, senza interromperne il funzionamento). In questi casi si sfrutta la virtualizzazione delle reti (il cloud) per poter isolare e partizionare, cioè mettere in quarantena il traffico sospetto, creando nuove partizioni su cui ospitare la parte “sospetta” del traffico, senza interrompere l’operatività del sistema/applicazione critica.
Installazione e manutenzione delle reti telco
Ericsson sta lavorando anche ad applicazioni da remoto che consentano di realizzare degli interventi sulla rete telco, anche senza persone sul posto, supportati da knowledge base ed esperti remoti.