Dopo due anni in cui anche in Italia si è assistito a un’accelerazione dei programmi di digitalizzazione, più della metà dei leader IT afferma che la propria azienda è ben consapevole di ciò che serve per attuare un processo concreto di trasformazione digitale della forza lavoro. Tuttavia, molti dipendenti si trovano adesso ad affrontare una nuova sfida a causa di un cambiamento troppo repentino e hanno difficoltà a stare al passo con l’innovazione.
Questo quanto emerge da uno studio di Dell Technologies, realizzato in collaborazione con la società di ricerca Vanson Bourne, che ha intervistato business & IT decision makers, e dipendenti coinvolti nella trasformazione digitale, in oltre 40 Paesi del mondo, tra cui l’Italia (CONSULTABILE QUI).
Dalla survey, emergono ancora luci e ombre circa il percorso di digitalizzazione delle imprese italiane, se è vero che poco meno di due-terzi del campione ritiene che le loro aziende stiano sottovalutando il modo in cui coinvolgere adeguatamente la forza lavoro nella pianificazione dei programmi di trasformazione.
Questo elemento può aver inciso – per esempio – sulla percezione dei vantaggi legati all’utilizzo del remote working, se si prova a motivare il dato che vede il 62% degli intervistati ritenere di non aver ancora visto significativi miglioramenti nel bilanciamento vita-lavoro dei dipendenti, dopo due anni.
Peraltro, oltre il 38% del panel vorrebbe che le aziende equipaggiassero meglio i leader con strumenti tecnologici per gestire in modo più efficiente i team da remoto, mentre il 40% fa presente tuttora di difficoltà nel collaborare e/o relazionarsi a distanza.
Non mancano, ovviamente, gli aspetti particolarmente positivi. Per l’83% dei leader aziendali italiani, il ruolo dei dipendenti è importante come non mai per intraprendere un programma di trasformazione digitale che abbia realmente successo.
Il 55% non teme, inoltre, di essere escluso dall’evoluzione del mondo digitale a causa della mancanza di persone con la giusta visione per cogliere tutte le opportunità, e anzi oltre il 50% vede un cambio positivo nella cultura organizzativa che non limita in nessun modo la capacità di innovazione dei dipendenti.
“La strada verso una piena trasformazione digitale è irta di sfide e di insidie e molte aziende temono di accumulare ritardi incolmabili in un mondo che diventa sempre più iper-digitale”, ha dichiarato Filippo Ligresti, vp e gm di Dell Technologies Italia. “Per superare questi ostacoli e restare competitive nel prossimo futuro, le imprese devono cambiare passo e fare leva sulla cruciale intersezione tra persone e tecnologia. Se le aziende vogliono davvero disegnare un futuro di maggiore competitività e di sviluppo, hanno bisogno di riconoscere che il successo aziendale e il benessere dei dipendenti sono inestricabilmente legati”.