Nell’articolo di Arturo Di Filippi, Offering Director Global Large Power di Vertiv, che condividiamo di seguito, si parla delle soluzioni all’aumento di richiesta di potenza energetica dei data center, spinto dalla diffusione dell’High Performance Computing e dell’uso dell’Intelligenza Artificiale. L’esperto analizza le “bring-your-own-power” (BYOP) e sottolinea come il passaggio da una mentalità “plug and play” a una mentalità “generate and thrive” sia fondamentale per i data center orientati a ottenere l’autonomia energetica e che vogliono essere protagonisti nel futuro digitale.
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L’impennata dei consumi: i data center e la necessità di autonomia
L’inevitabile crescita dell’High Performance Computing (HPC) in ambiti come l’AI, trainata dai data center, ha alzato la posta in gioco e la richiesta di potenza per alimentare la nuova era tecnologica. Nell’industria interconnessa dei data center, alcuni degli impegni più urgenti oggi sono quelli orientati a ottenere l’autonomia energetica.
Sono molteplici le problematiche che gli operatori dei data center devono affrontare facendo affidamento su una rete elettrica irregolare, sui costi variabili del gasolio e sulle emissioni di CO₂. Occorre poi approfondire anche il tema del “bring-your-own-power” (BYOP) e il modo in cui questo approccio può aiutare i data center a soddisfare le relative esigenze attuali e future, riducendo al contempo le emissioni di portata 1, 2 e 3 per conseguire gli obiettivi di sostenibilità.
Superare i limiti della rete
Le reti e i data center sono stati progettati per soddisfare richieste di energia costanti e regolari. Tuttavia, questi workload sono diventati imprevedibili e la domanda di energia elettrica è più variabile, spinta dai picchi e dalle oscillazioni di varie funzioni ad alta intensità dei processori e di fattori esterni. Questa nuova tendenza al consumo di energia mette a dura prova le capacità delle reti elettriche, causando inefficienze di sistema, caos operativo e un aumento del rischio di interruzione dell’attività.
Il tema della disponibilità elettrica diventa così sempre più cruciale per tutte le aziende, di ogni dimensione o settore. Per questo motivo i sistemi UPS (Uninterruptible Power Supply) si confermano elementi critici dell’infrastruttura per prevenire e mitigare ogni rischio e fornire un’efficiente e affidabile copertura dell’energia.
I sistemi UPS, un tempo considerati solo come backup dell’alimentazione durante le interruzioni, sono oggi asset strategici nella distribuzione di energia, in grado di rispondere dinamicamente alle fluttuazioni della domanda e di supportare gli obiettivi di sostenibilità e i workload dell’intelligenza artificiale.
I costi operativi legati all’aumento della domanda sono poi solo una parte della questione. Un’altra preoccupazione è la diminuzione di affidabilità della rete, che si traduce nell’incapacità di soddisfare i ritmi necessari nell’odierna economia basata sui dati. Inoltre, alcuni paesi stanno iniziando a limitare l’autorizzazione dei generatori diesel tradizionali a causa delle emissioni di carbonio e degli elevati livelli di rumore/inquinanti che generano durante le emergenze, soprattutto all’avvio dei gruppi elettrogeni.
BYOP: soluzioni integrate sempre disponibili
Il BYOP è un approccio poliedrico che prevede l’uso e l’integrazione di UPS e sistemi di accumulo di energia a batteria (BESS), fonti di energia rinnovabile come pannelli solari e turbine eoliche e celle a combustibile. Queste tecnologie, se integrate in una microgrid, possono rivoluzionare la strategia energetica di un data center. Offrono una soluzione energetica localizzata, sostenibile e affidabile che non si limita a essere sostenibile dal punto di vista ambientale, ma è anche intelligente dal punto di vista operativo.
Le microgrid ibride gestite ridefiniscono le regole di ingaggio nella gestione dell’energia. Integrando risorse energetiche distribuite (DER) e BESS, queste microgrid forniscono un livello di protezione contro l’instabilità della rete. Funzionano in modo indipendente o in tandem con la rete più grande, garantendo una fonte di energia “sempre attiva”, tanto affidabile quanto sostenibile.
Una microgrid “sempre attiva” protegge l’infrastruttura da problemi di alimentazione esterni, offrendo agli operatori il controllo della gestione delle fonti e del carico. I data center possono ridurre la propria dipendenza dall’energia di rete durante le ore di punta, optando invece per le riserve dei propri sistemi BESS e UPS. Questo non solo migliora l’efficienza operativa del data center, ma alleggerisce anche l’onere sulla rete, contribuendo a un ecosistema energetico più equilibrato.
Autonomia energetica e integrazione dei sistemi
La sostenibilità ambientale non è solo uno slogan, ma una questione di fondo. Considerando il ruolo che svolgono nel gestire, immagazzinare e distribuire l’energia accumulata da più fonti, i vantaggi dei dispositivi BESS vanno oltre il semplice risparmio economico, rendendoli una tecnologia promettente per i data center che vogliono ridurre il loro impatto ambientale. Integrando le fonti di energia rinnovabile con i sistemi BESS, i data center possono evitare di dipendere dalla rete elettrica. Le celle a combustibile, in particolare le celle a polimeri elettrolitici a membrana (PEM) e le celle a combustibile a ossidi solidi (SOFC), offrono una soluzione duratura e promettente per ottenere energia pulita e affidabile. Insieme ai sistemi BESS, possono costituire la spina dorsale dell’architettura energetica di un data center come fonte primaria e di riserva di elettricità.
La necessità per i data center di delineare il proprio percorso verso l’autonomia energetica non è solo un semplice piano di emergenza per contrastare l’instabilità della rete elettrica. È un imperativo strategico commerciale, ambientale e fiscale che si allinea con i rispettivi obiettivi commerciali e di servizio ai clienti. La disponibilità e la continuità dell’alimentazione, o la sua mancanza, possono avere un impatto immediato sulla soddisfazione o sull’insoddisfazione dei clienti, rendendo la ricerca dell’autonomia energetica una priorità incentrata sul cliente.
Conclusioni
L’integrazione di soluzioni energetiche autonome rappresenta una strategia rivoluzionaria per garantire il futuro dei data center. L’impennata della digitalizzazione non può essere ostacolata da una rete elettrica che viene messa a dura prova dalle crescenti richieste interne ed esterne. L’approccio BYOP abbraccia l’indipendenza, l’affidabilità e soprattutto la sostenibilità, cambiando la direzione e la resilienza aziendale.
Le microgrid BYOP, dotate di una serie di tecnologie energetiche pulite e affidabili, non sono più un’idea ma una realtà. Questo passaggio da una mentalità “plug and play” a una mentalità “generate and thrive” è fondamentale per i data center che vogliono essere protagonisti nel futuro digitale.
di Arturo Di Filippi, Offering Director Global Large Power di Vertiv