Secondo IDC, già nel 2020 oltre il 40% degli investimenti nei datacenter aziendali sarà impiegato per creare un ambiente IT ibrido in cui andare a sviluppare applicazioni e workload che saranno frammentati tra core, edge, siti di colocation e data center di cloud provider.
Obiettivo è realizzare un’infrastruttura IT sempre più agile e flessibile, in grado di abbattere i silos interni e capace di integrarsi con i servizi esterni.
Così, se oltre il 40% degli investimenti nei datacenter aziendali sarà quest’anno impiegato per creare ambienti ibridi in cui andare a sviluppare applicazioni e workload che saranno frammentati tra core, edge, colocator e cloud provider, entro il 2025, IDC prevede che i CIO e i loro team trasformeranno completamente i sistemi informativi aziendali.
I dati si muovono, i confini dei data center con essi
Siamo, infatti, entrati in un’era in cui le tecnologie e i processi implementati dalle imprese sono così strettamente legati ai clienti e ai mercati che il confine tra le operazioni aziendali interne e l’ecosistema esterno sta ormai scomparendo. Proprio l’organizzazione IT è al centro di questo eccezionale spostamento di dati e carichi di lavoro, che inevitabilmente cambierà il modo di intendere e gestire il data center aziendale.
Molte realtà operano oggi con un portafoglio applicativo composto da un mix di soluzioni legacy e di nuova generazione. IDC prevede una crescita di questo portafoglio del 50% nei prossimi due anni, una parte significativa della quale deriverà da applicazioni basate sul cloud o cloud-native. La vera svolta che permetteranno i nuovi ambienti IT ibridi è la frammentazione dei carichi di lavoro e delle applicazioni tra core e edge e tra più colocator, provider cloud e tipi di servizi cloud (multicloud).
Per farlo occorre però estendere in logica software-defined la propria infrastruttura, così da permettere una trasformazione digitale che sia da una parte data-driven, quindi centrata sulle effettive esigenze aziendali, e dall’altra possa sfruttare al meglio le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. È poi necessario mettere al centro dell’evoluzione infrastrutturale la sicurezza, così da supportare l’operatività del business e garantire la protezione dei dati. Sicurezza che è anche il cardine su cui si basa la fiducia nell’azienda da parte di clienti, partner e fornitori.
Sono questi i temi sui quali IDC, in collaborazione con VMware e Var Group, organizza un nuovo roadshow tematico intitolato “From Datacenters to Centers of Data” le cui tappe si svolgeranno in formato digitale (webinar e virtual roundtable) il 2 luglio, il 16 settembre e il 28 ottobre 2020.
Nel corso dei tre appuntamenti, gli analisti di IDC, gli esperti delle due società e i CIO aziendali si confronteranno sui temi della data-driven transformation, della security, delle tecnologie SDN, SD-WAN e iperconvergenti.
I tre appuntamenti a calendario
Webinar – From Datacenters to Centers of Data
La migrazione al cloud passa attraverso la modernizzazione dell’infrastruttura proprietaria – 2 luglio 2020
Virtual Roundtable – From Datacenters to Centers of Data
Il viaggio dalla software-defined infrastructure al cloud per la vera trasformazione digitale – 16 settembre 2020
Virtual Roundtable – From Datacenters to Centers of Data
Software-defined IT per un business agile e scalabile – 28 ottobre 2020