Pure Storage, realtà consolidata nel settore IT che propone la tecnologia e i servizi di data storage avanzati, ha pubblicato in collaborazione con Dimensional Research un nuovo report che analizza la rapida adozione di piattaforme cloud-native con cui le aziende intendono velocizzare il delivery applicativo e promuovere l’innovazione in ambito enterprise.
Il nuovo report “The Voice of Kubernetes Experts Report 2024: The Data Trends Driving the Future of the Enterprise” esplora tendenze e priorità in atto nel panorama delle piattaforme cloud-native come virtualizzazione moderna, adozione di AI/ML e database cloud-native mediante Kubernetes, e l’emergere del platform engineering. Il report mette in luce comprovate best practice seguite dagli esperti nella messa a punto di piattaforme avanzate, proponendole come guida di riferimento alle aziende che intendono far scalare le iniziative legate a Kubernetes.
Elementi chiave
Il sondaggio, svolto su un campione di utilizzatori di piattaforme cloud-native mature e avanzate, ha riguardato 527 professionisti IT con più di quattro anni di esperienza nella gestione diretta di servizi dati all’interno di ambienti Kubernetes. Tra i principali risultati emersi:
- La maggior parte delle nuove applicazioni verrà realizzata su piattaforme cloud-native. Nei prossimi cinque anni, l’80% degli intervistati ha confermato che la totalità o la maggioranza delle applicazioni di nuova realizzazione saranno implementate su piattaforme cloud-native. Per la propria tecnologia cloud-native, gli interpellati preferiscono la flessibilità di deployment degli ambienti cloud ibridi, mentre l’86% ha confermato di utilizzare la tecnologia cloud-native sia su cloud pubblici che su cloud privati.
- La tradizionale infrastruttura di VM si trova a un punto di inflessione. Oltre la metà (58%) delle aziende intende migrare parte dei propri workload VM su Kubernetes, mentre il 65% prevede di migrare i workload VM entro i prossimi due anni.
- I dati su Kubernetes accelerano il delivery applicativo. Quasi la totalità (98%) degli intervistati fa girare workload a uso intensivo di dati su piattaforme cloud-native con applicazioni critiche come database (72%), analytics (67%) e workload AI/ML (54%) implementati su Kubernetes.
- Il platform engineering è essenziale per il successo cloud-native. Il 96% degli intervistati afferma di disporre già di team specializzati nel platform engineering allo scopo di aumentare la scalabilità e la flessibilità delle applicazioni. Il management ha dimostrato la volontà di investire in formazione (63%), consulenti (60%) e assunzione di tecnici competenti (52%) per supportare questa funzione.
Rilevanza per il settore
La diffusione delle piattaforme cloud-native rappresenta un cambiamento fondamentale nel modo in cui le aziende concettualizzano, sviluppano e implementano applicazioni su larga scala. Consapevoli dei vantaggi, le aziende stanno migrando le loro VM verso piattaforme cloud-native per aumentare i livelli di scalabilità, flessibilità e semplicità operativa riducendo nel contempo i costi complessivi.
In una tale trasformazione, nell’ultimo decennio Kubernetes è passata dall’essere una tecnologia emergente fino a imporsi come pietra angolare delle modern application supportando i workload a utilizzo maggiormente intensivo di dati che promuovono l’innovazione enterprise – dalla real-time analytics alla AI e al machine learning, ai database e molto altro ancora. Questo cambiamento ha innalzato il ruolo del platform engineering, la funzione responsabile della gestione dell’infrastruttura che rende efficiente lo sviluppo, il deployment e la gestione delle applicazioni all’interno di ambienti containerizzati.
Dichiarazioni delle società sull’uso delle piattaforme cloud-native
“Le realtà esperte nel ricorso alle piattaforme fanno girare applicazioni mission-critical come database, analytics e AI/ML su Kubernetes su vasta scala in ambienti ibridi e multi-cloud. Non sorprende che queste realtà stiano spianando la strada alla gestione delle VM attraverso Kubernetes senza compromettere i requisiti enterprise grazie al supporto di soluzioni come Red Hat OpenShift e Portworx. I risultati di questa nuova ricerca sottolineano l’urgenza di innalzare il ruolo del platform engineering affinché possa gestire l’infrastruttura a fianco dello stack applicativo per rendere del tutto lineare il percorso che conduce all’innovazione”, dichiara Murli Thirumale, VP & GM, Portworx by Pure Storage.
“Gli ultimi dati raccolti da Portworx by Pure Storage confermano quello che abbiamo osservato in diversi settori: le strategie cloud-native stanno facendosi sempre più importanti nelle aziende, le quali si concentrano ora sull’operazionalizzazione degli ambienti cloud-native pensando a dati, sicurezza, sostenibilità e costi. I progressi compiuti negli stack cloud-native e nel platform engineering stanno facilitando la rapidità di sviluppo e la coesistenza bilanciata di VM e container. Anche se la migrazione verso Kubernetes delle applicazioni basate su VM rimane complessa, robuste piattaforme per container e servizi dati la rendono possibile aprendo la strada a uno sviluppo accelerato, a una gestione trasparente, all’automazione e a infrastrutture IT ottimizzate”, aggiunge Archana Venkatraman, Senior Research Director, Cloud Data Management, IDC.