La protezione dei dati nel cloud è diventata una priorità aziendale.
È tornato a evidenziarlo Sergio Feliziani, country manager di Commvault Italia, secondo cui la pandemia globale ha accelerato significativamente l’adozione delle tecnologie cloud in tutto il mondo, con aziende che si sono viste costrette ad adottare queste soluzioni per abilitare una forza lavoro remota.
Tuttavia, in un mondo ancora più digitale, i dati diventano probabilmente il bene più prezioso di un’azienda, per questo una protezione efficace che ne consenta il disaster recovery (DR) e la business continuity è più importante che mai.
Grazie alla trasformazione digitale e alla sua flessibilità, scalabilità e disponibilità, il passaggio al cloud e al Software-as-a-Service (SaaS) è avvenuto rapidamente nel corso del 2020.
La pandemia ha rivelato l’importanza del disaster recovery
Un’indagine sulla protezione dei dati nel cloud condotta da Commvault nel 2020 ha rivelato che la preparazione al DR è stata la priorità principale durante e in seguito alla pandemia. I risultati iniziali del sondaggio di maggio vedevano l’80% delle aziende elencare questa attività come la più importante. Con il protrarsi della situazione, questa percentuale è salita all’89% a ottobre, quando è stata ripetuta la survey.
La pandemia ha rivelato l’importanza del disaster recovery e la necessità per le aziende di recuperare velocemente i dati da qualsiasi luogo, sia che gli utenti lavorino da casa, in ufficio o altra postazione. I dati e i workload devono essere ripristinati rapidamente per garantire che le aziende rimangano attive e operative in un mondo digitale “always on”.
Il ransomware resta una minaccia in continua evoluzione
Un’ulteriore attività diventata più evidente nel corso del 2020 è la necessità di proteggere efficacemente le aziende dal ransomware. Mentre inizialmente era una priorità solo per il 61% delle organizzazioni, a fine ottobre l’83% l’ha identificata come una delle principali preoccupazioni.
La realtà è che il passaggio a una forza lavoro remota e la velocità con cui le soluzisoni cloud sono state adottate ha esposto i sistemi aziendali, dando luogo a nuove vulnerabilità che i criminali informatici possono sfruttare, come evidenziato dalla moltitudine di attacchi di alto profilo che si sono verificati nel corso dell’anno.
Il ransomware è una minaccia in continua evoluzione che può causare danni significativi alle aziende nel caso in cui l’attacco abbia successo. La prevenzione dovrebbe essere una priorità assoluta, una componente centrale della gestione dei dati, sia che siano memorizzati nel cloud, on premise o in un ambiente ibrido.
Backup crittografati, alert e recupero rapido dei dati sono fondamentali per affrontare efficacemente gli attacchi ransomware.
Trasformazione digitale e cloud: i must delle aziende
Anche una trasformazione digitale più rapida e una maggiore adozione del cloud sono state segnalate tra le priorità per le imprese come conseguenza della pandemia.
Nel maggio 2020, il 49% delle aziende intervistate le riteneva una preoccupazione, e in ottobre il numero era ancora alto, il 47%. Il rapido passaggio al lavoro da qualsiasi luogo ha spostato le priorità tecnologiche per consentire la produttività, garantendo al contempo la sicurezza, compresa la protezione delle macchine virtuali, delle applicazioni basate sul cloud e di tutti i set di dati.
La migrazione al cloud ha guadagnato terreno nel corso dell’anno. A ottobre, il 34% degli intervistati ha indicato l’accelerazione delle loro migrazioni al cloud a causa della pandemia, rispetto al 29% di maggio.
Le soluzioni e i workload basati sul cloud sono stati un fattore cruciale nel corso del 2020, permettendo alle organizzazioni di trasformarsi rapidamente e fornendo l’agilità e la flessibilità necessarie per sopravvivere.
Come sopravvivere e avere successo in un mondo digitale
Non c’è dubbio che il cloud e gli scenari ibridi siano fattori di successo, oggi e in futuro. Tuttavia, mentre i vendor cloud offrono un’elevata disponibilità, backup e recovery rimangono una responsabilità dell’azienda.
I workload basati sul cloud devono essere protetti con efficaci soluzioni di terze parti che gestiscano i backup, consentano un rapido ripristino e forniscano una visione su tutti i dati in un’unica dashboard, ovunque si trovino. La capacità di ottimizzare, scalare e proteggere i dati in velocità è la chiave per sopravvivere e prosperare nel mondo digitale post-pandemico.