Sono 330 i comuni piemontesi che hanno inviato la loro manifestazione di interesse ad aderire al bando “Cloud computing e pubblica amministrazione piemontese”, finanziato dalla Regione Piemonte il cui progetto ha una dotazione economica complessiva pari a 5 milioni di euro.
Di questi, 286 sono comuni che hanno meno di 10.000 abitanti e 44 sono i comuni più grandi.
Inoltre sono 60 gli enti “pilota” che hanno aderito già dalla fine del 2019 all’iniziativa, in qualità di sperimentatori, per un totale complessivo di 390 amministrazioni coinvolte nell’iniziativa regionale.
Un risultato che testimonia la buona riuscita dell’iniziativa nel percorso di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione portato avanti dalla Regione Piemonte, in linea con le strategie nazionali e gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Comuni piemontesi pronti a cogliere la sfida del digitale
Il bando, concluso lo scorso 30 aprile, permette infatti a tutte le amministrazioni comunali di beneficiare di servizi per migrare i propri applicativi sul cloud regionale Nivola, realizzato dal CSI Piemonte, mettendosi così in regola con i piani nazionali di razionalizzazione dei data center pubblici e con il Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione.
La misura regionale prevede l’intero finanziamento dei costi di migrazione sul cloud della parte applicativa, lasciando a carico del Comune solo il relativo canone annuo dei servizi cloud.
I Comuni piemontesi, in base alle indicazioni riportate sul bando regionale, verranno ammessi sino a esaurimento fondi e nel rispetto dei criteri di ripartizione territoriale definiti, a fronte della valutazione tecnica delle domande pervenute e la successiva stipula dell’accordo.
Come sottolineato in una nota ufficiale da Matteo Marnati, assessore regionale all’Innovazione: «La Regione ha ampliato con la misura il proprio ruolo di sostegno verso il territorio nell’inclusione degli enti locali sui moderni paradigmi sul digitale. Le numerosissime risposte pervenute confermano che abbiamo concepito una misura in linea con i bisogni reali dei nostri comuni, specialmente i più piccoli. Non solo. Il bando piemontese, concepito nel corso del 2020, ha sicuramente anticipato una capacità di pianificazione sulla transizione digitale: lo stesso PNRR nazionale oggi propone incentivi per rafforzare le infrastrutture digitali della pubblica amministrazione, ad esempio facilitando la migrazione al cloud, proprio come il Piemonte ha saputo capire un anno fa attraverso questa misura di successo».
Per Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI Piemonte: «Il CSI sta fornendo un importante supporto alla Regione Piemonte nel percorso di digitalizzazione della pubblica amministrazione. Con questa iniziativa, che ha l’obiettivo promuovere l’adozione del cloud tra le PA, sarà innalzato il livello di sicurezza degli enti che potranno offrire così servizi più moderni a cittadini e imprese. Il Consorzio conferma il suo ruolo di partner tecnico ed è pronto aiutare tutte le amministrazioni, grandi e piccole, a passare al cloud, in linea con la strategia “cloud first” presente anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza».