Gruppo Engineering ha annunciato la nascita di una nuova piattaforma di servizi cloud dalle caratteristiche uniche. Sulla base delle sinergie di diverse piattaforme, la nuova nata promette di semplificare l’accesso per aziende e PA alle diverse soluzioni, grazie a un marketplace estremamente intuitivo. Sempre la nuova piattaforma, accelererà lo sviluppo di servizi offrendo alle aziende strumenti di governo e rapida interpretazione dei dati in tutte le loro forme.
La piattaforma cloud di Engineering è frutto di una strategia pioneristica che da anni punta su un approccio multi-cloud ibrido (come illustrato nel White Paper “Cloud” a cura degli esperti del Gruppo) che oggi permette di portare sul mercato un’offerta completa, innovativa e flessibile di questo potente e invisibile abilitatore, sempre più cruciale nelle strategie delle imprese che vogliono evolvere ed espandere il business, ancor più ora nella fase di costruzione di un “new normal” post-Covid.
Un catalogo di servizi accessibile direttamente online in pochi minuti
La visione di Engineering, trova riscontro in un mercato sempre più consapevole della continua evoluzione dei servizi cloud, della molteplicità dei fornitori e della necessità di far convivere il mondo del cloud, pubblico o privato, con quello delle infrastrutture e dei servizi on-premises in uno scenario completamente ibrido. Si è inoltre compreso come il cloud possa eliminare la necessità di asset e infrastrutture fisiche, ma non certo quella della loro gestione.
In questa logica l’offerta dei servizi cloud di Engineering dà la libertà di scelta tra diverse tecnologie cloud confrontandole tra loro e potendo contare anche su servizi di gestione. Il catalogo di servizi è accessibile direttamente dal portale del Gruppo e permette di configurare la tecnologia, confrontare i prezzi e approvvigionarsi automaticamente in pochi minuti.
Per rispondere inoltre alla richiesta di molti clienti di dotarsi di un proprio Marketplace di servizi Cloud, Engineering integra nell’offerta anche la tecnologia Cloudesire, alla base del proprio Cloud Marketplace. Cloudesire è infatti il motore di orchestrazione, provisioning e commercializzazione dei servizi alla base della piattaforma cloud di Engineering. Basato su una architettura completamente aperta, permette di integrarsi con qualunque tecnologia cloud esistente e futura, governando la complessità del multi-cloud anche a casa dei clienti. Cloudesire permette di sganciarsi dal portale di gestione di ogni singolo fornitore cloud, liberando il cliente dalla paura di vincolarsi o di cambiare e abilitando un più agile e veloce percorso di trasformazione verso il cloud.
La piattaforma cloud di Gruppo Engineering in dettaglio
Realizzata da Engineering D.HUB, la piattaforma cloud risiede nella rete dei Data Center del Gruppo (4 Data Center con oltre 6.000 mq. di superficie, interconnessi tra loro con link ad alta velocità, oltre 10 petabyte di dati e più di 21.000 server gestiti per conto di 400 clienti), si basa su tecnologie standard di riferimento del mercato (VMware e OpenStack), e integra le piattaforme dei più importanti partner hyperscale (quali Microsoft, Amazon e Google). La strategia di apertura e l’architettura del motore di integrazione permettono a Engineering di evolvere l’offerta integrando qualunque nuova sorgente e ampliando in modo dinamico il catalogo dei servizi cloud, che già oggi comprendono anche quelli diretti alla Pubblica Amministrazione, grazie alla qualifica AgID della piattaforma.
I tre layer IaaS, PaaS e SaaS della piattaforma costituiscono la base sulla quale il Gruppo sta sviluppando l’evoluzione dei propri servizi infrastrutturali, di piattaforma e applicativi, per affiancare al portfolio di servizi e soluzioni tradizionali, un altro completamente a servizio.
Un nuovo modo di concepire il cloud oggi
Nel “new normal” (a cui Engineering ha dedicato un White Paper di approfondimento) che tutti siamo chiamati a costruire, diventano strategiche le piattaforme di collaborazione, di condivisione di dati, di calcolo distribuito, di reti scalabili, di soluzioni per l’automazione dei processi e di digitalizzazione degli ecosistemi fisici e produttivi; senza di esse risulterebbe impossibile garantire la continuità del proprio business e dei servizi ai propri utenti e clienti. Nessuna di queste tecnologie esisterebbe senza il cloud.
Il cloud, in quanto virtualizzazione e dematerializzazione delle infrastrutture fisiche, è alla base della digitalizzazione dove la focalizzazione dei clienti è sul business e non sulla complessità tecnologica che, necessariamente, continuerà a crescere. Nel post-Covid diventa quindi una delle primarie aree di investimento insieme a Digital Workplace e Robotic Process Automation, per smaterializzare asset, eliminare dipendenze da questi, ridurre costi di gestione crescenti in funzione di complessità e rischi legati alla sicurezza, sganciarsi da vincoli legati alla dislocazione geografica delle sedi o di presenza di risorse umane a presidio di processi che possono essere automatizzati.
Disegnare un percorso di graduale trasformazione di infrastrutture e applicazioni verso il cloud, o di accelerazione se già esiste, è un’esigenza che tutte le realtà pubbliche e private si trovano ad affrontare con una consapevolezza completamente diversa dal passato.
Una combinazione di tre piattaforme
Il futuro vede il cloud come piattaforma fondante di ogni servizio digitale. In qualunque settore, pubblico o privato, la digitalizzazione sta creando piattaforme e servizi che devono poter essere fruiti da qualunque dispositivo, in qualunque luogo e momento. Questi servizi si basano su grandi moli di dati, su grande capacità di calcolo a sostegno di complessi algoritmi di AI, e su un’economia sempre più legata al valore del dato offerto o negoziato da quei servizi.
La nuova piattaforma cloud di Engineering per l’esecuzione di questi servizi si affianca dunque a un’altra piattaforma proprietaria del Gruppo, il Digital Enabler, che permette la loro realizzazione attraverso l’aggregazione di dati da qualunque sorgente, oltre che a Cloudesire, la piattaforma per realizzare il Marketplace, ovvero il punto di accesso e fruizione di questi servizi.
La combinazione di queste tre nuove piattaforme costituisce un elemento di forza unico sul mercato e un potente toolset per concretizzare concetti come Data Monetization, API Economy, Data Economy o, più comunemente, Economia Digitale di cui tanto si parla e che senza strumenti di questo tipo non può essere realizzata.
Come riferito in una nota ufficiale da Francesco Bonfiglio (nella foto), CEO di Engineering D.HUB, società del Gruppo a cui fanno capo tutte le attività cloud: «L’emergenza Coronavirus ha creato profonda sofferenza ma ha anche tracciato cambiamenti positivi. È emerso con chiarezza che chi aveva iniziato un percorso di digitalizzazione ha saputo reagire meglio. Si è compiuto un salto quantico in avanti da cui non si tornerà indietro. Ora ci si prepara ad affrontare la durissima congiuntura economica e per le aziende è ancora più vitale avere flessibilità, indipendenza dalle tecnologie e rapida capacità di trasformazione. In questi anni abbiamo lavorato per incapsulare la complessità crescente delle tecnologie dentro piattaforme aperte e scalabili, per permettere di rifocalizzare l’attenzione dei clienti dalla tecnologia al disegno di nuovi servizi e modelli digitali. Il cloud è il terreno di un nuovo mondo fatto di strade, auto, città, fabbriche, completamente digitali. Un terreno solido, perché ancorato a infrastrutture esistenti e nuove, senza soluzione di continuità con un approccio ibrido e multi-fornitore. Senza cloud non esisterebbe la rivoluzione digitale».