Secondo Umberto Galtarossa, Partner Technical Manager di Pure Storage, non si può negare che il cloud sia un eccezionale catalizzatore di innovazione, dal momento che fornisce alle aziende uno spazio per sperimentare tecniche differenti o adottare nuove tecnologie in anticipo. Ma il cloud è anche fonte di frizione all’interno delle organizzazioni, dove avviene una discussione tra chi non vede l’ora di adottarlo entusiasticamente ovunque possibile e chi invece mantiene un approccio più cauto e realistico. Tensioni di questo genere non potranno che aumentare nel 2022, quando CIO e CEO saranno alle prese col timore di perdere il treno e si affretteranno quindi a spostare tutto nel cloud nel tentativo di non rimanere indietro. Chi ha una visione più equilibrata della questione si troverà in contrasto con la mentalità del ‘portiamo tutto sul cloud’ di CIO e CEO. I pragmatici del cloud rischiano di essere marginalizzati a meno che non si conformino al pensiero degli entusiasti.
Kubernetes non verrà messo da parte dalle soluzioni no-code
Le aziende pretendono quasi l’impossibile dai loro dati: esigono insight più rapidi o dataset superiori a costi inferiori. La tentazione è quella di pensare che le soluzioni no-code basate su cloud possano offrire esattamente questo, tanto che alcuni prevedono la scomparsa di Kubernetes a fronte del crescente numero di queste soluzioni, ma questo significa sottovalutare Kubernetes e la tecnologia dei container che sono la forza trainante del modo in cui il settore sta reinventando la possibilità di creare e abilitare le applicazioni promuovendo l’efficienza e l’agilità IT delle aziende; la loro popolarità non farà che aumentare nel 2022. Vedremo pertanto crescere il numero di startup attive nell’ecosistema K8s concentrate su funzioni di sicurezza e osservabilità. La sfida maggiore per le aziende in questa epoca di crescente diffusione di Kubernetes, tuttavia, riguarda la disponibilità di sviluppatori in possesso delle conoscenze e dell’esperienza necessarie per lavorare in quest’area.
Addio ai CIO senza una strategia che unisca container e cloud
Se un CIO non riesce a rispondere alla domanda: “quando passeremo al cloud?”, è probabile che non durerà a lungo. La scala dell’adozione della tecnologia cloud negli ultimi anni è stata eccezionale ma nel 2022 si concentrerà sempre più sui vantaggi derivanti dall’adozione dei container. Con i budget IT che vengono riallocati passando dal mantenimento dei sistemi al perseguimento dell’innovazione, ogni CIO deve munirsi di un piano completo che nel 2022 preveda l’impiego combinato di container e cloud. Occorre tuttavia ricordare che la rapidità di adozione non è tutto, e che le fondamenta devono essere solide. I progetti devono guardare avanti e prevedere flessibilità, dal momento che i cambiamenti in quest’area sono garantiti; sia che si tratti di cloud provider piuttosto che di distribuzione K8s o entrambi. Le cosiddette modern application girano su servizi dati moderni le cui fondamenta sono costituite da K8s; le aziende vogliono arrivare al successo attraverso i dati e le chiavi di questo successo sono in mano ai CIO.