E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Forrester Consulting per Colt Technologies Services. Secondo quanto emerso dalla ricerca, condotta sulla base di 400 interviste ai CIO di tutta Europa, solo il 57% dei responsabili di sistemi informativi collabora con il reparto marketing.
La mancanza di un dialogo efficiente con gli altri dipartimenti aziendali che lavorano a contatto con i clienti finali, e quindi ne conoscono esigenze e problematiche, rischia di rallentare i percorsi di business trasformation e, quindi, una perdita di vantaggio competitivo sul mercato. Una realtà con la quale tutti i Cio devono fare i conti, stabilendo nuove collaborazioni con l’intera organizzazione aziendale. Accrescere il livello di confronto con dipartimenti vendita e marketing, vuol dire poter accedere in modo veloce ai dati di mercato dettagliati relativi al comportamento dei clienti, ma anche all’attività dei competitor. Per ottenere infatti finanziamenti su progetti specifici, l’IT deve quindi rivolgersi sempre più spesso alle singole aree di business, che hanno bisogno di capire come e dove verranno spesi i loro fondi. Più breve sarà questo passaggio di informazioni, più bassi saranno i rischi riguardanti le attività che impattano sul cliente finale.
Inoltre, lo studio indica che oltre il 60% dei CIO considera una minaccia al proprio ruolo e alle proprie responsabilità l’acquisto autonomo dei servizi IT. Questo aspetto è particolarmente preoccupante, se si pensa che la metà dei CIO ritiene che i dirigenti aziendali non comprendano il ruolo chiave della tecnologia nel raggiungimento degli obiettivi di business. A tal proposito Mimmo Zappi, Regional Director presso Colt ha dichiarato: “il CIO del futuro avrà un ruolo di primo piano nella ridefinizione delle performance aziendali. Lavorando a più stretto contatto con le vendite e il marketing, il CIO potrà avvicinarsi alla strategia di business e, di conseguenza, potrà illustrare con maggiore efficacia i benefici apportati dall’IT all’azienda in termini di valore per il cliente finale. Nel mercato riscontriamo che il CIO che comprende come operano e interagiscono tra loro le aree di business e quali sono gli obiettivi strategici di clienti e fornitori, ottiene un ruolo primario per lo sviluppo dell’azienda e sarà in grado di trasformare il dipartimento IT in fornitore di servizi perl’impresa stessa. L’intera azienda può garantirsi un miglioramento in termini di customer experience e di reputazione del proprio brand”.
“Prima di tutto il CIO deve capire sia la tipologia di lavoro delle diverse aree sia in che modo l’IT può supportare e ottimizzare il loro operato. Questo approccio cosi’ strutturato, consente a me e ai miei colleghi non solo di poter fornire valore al business, ma anche di lavorare più a stretto contatto con le vendite e il marketing, riuscendo in questo modo ad offrire valore alle organizzazioni dei nostri clienti”, ha dichiarato poi Stuart Walters, IT Director, Taylor Wessing. Alla sua testimonianza si aggiunge quella di Gavin Jackson, EMEA Director for Cloud Services and Partners di Vmware, che ha infatti affermato “non c’è stato un altro momento nella storia dell’IT in cui la tecnologia potesse essere così vicina al business. Questo impatta significativamente sull’attività del CIO di oggi, che si trova a dover assicurare innovazione tecnologica anche per quanto riguarda il raggiungimento dei risultati aziendali. L’autorevolezza dei CIO, un tempo incontestabile, è ora da convalidare alla luce di questi sviluppi”.
Non per ultima, la dichiarazione di Jeremy Bevan, Head of EMEAR Marketing Cisco, che ha aggiunto: “l’evoluzione delle aziende e il ruolo sempre più incisivo che la tecnologia ha assunto verso tutte le aree di business, fa sì che la funzione dei CIO e dei loro collaboratori IT diventi sempre più strategico. Grazie alla loro capacità di valorizzare le performance aziendali e di influire significativamente sul business, i responsabili IT diverranno figure chiave per lo sviluppo delle imprese”.