Il Garante della privacy ha prescritto una serie di misure tecniche e organizzative atte a mettere in sicurezza i dati di traffico telefonico e telematico.
L’allarme è scattato in seguito ad accertamenti ispettivi effettuati su una società estera che vende sim card on line, che hanno fatto emergere criticità sulla gestione dei dati di traffico conservati a fini di giustizia. Questi ultimi, trattenuti per accertamenti e repressione dei reati, pur non includendo il contenuto delle conversazioni, consentono la ricostruzione delle relazioni e delle abitudini di una persona.
Tali informazioni non devono essere conservate oltre i tempi stabiliti dalla legge: due anni per il traffico telefonico ed un anno per quello telematico. Entro sessanta giorni la società dovrà predisporre sistemi di autenticazione informatica per limitare l’accesso ad essi. Ogni operazione sui dati dovrà, poi, essere tracciata in un apposito audit log. Allo scadere dei tempi di conservazione previsti dalla legge i dati di traffico dovranno essere cancellati.
Il Garante ha inoltre vietato l’uso di tali informazioni archiviate a fini di giustizia per ogni altra finalità, quali ad esempio marketing e ricerche di mercato.
Dopo le vicende degli ultimi tempi, che hanno fatto presagire un annientamento della riservatezza dei dati personali, il Garante della privacy ha predisposto misure di sicurezza per la gestione dei dati di traffico conservati a fini di giustizia