Un approccio Software-defined Enterprise volto ad agevolare il passaggio dalla seconda alla terza piattaforma, in un contesto che vede i nuovi grandi trend della tecnologia quali Big Data e Cloud Computing smuovere il mondo dell’It. Questo propone Emc, che si pone come partner di fiducia delle aziende mirando a trasformare ed incentivare il loro business.
La società al servizio dell’innovazione e della gestione dell’informazione si è focalizzata sull’ambito backup, esponendo una serie di importanti novità, sia strategiche sia di prodotto, riguardanti la divisione Data Protection & Availability. A tale proposito, le nuove soluzioni data protection as-a-service che coprono l’intero continuum di esigenze di protezione di dati degli utenti e gli annunci delle nuove release sono stati i temi centrali della conferenza di Emc Italia tenutasi nei giorni scorsi a Milano.
Le novità
Nei software-defined data center, l’infrastruttura è virtualizzata ed erogata come servizio. Per mantenere una protezione efficace durante la migrazione verso ambienti di ultima generazione, anche le strategie e le tecnologie di protezione dei dati devono necessariamente evolvere verso un prodotto service-based.
In risposta a questa fotografia delle necessità odierne, gli esponenti di Emc Italia Michele Santulin – responsabile Data Protection & Availability Division – e Manlio De Benedetto – Presales Manager Data Protection & Availability Division -, intervenuti all’evento milanese, hanno dato spazio alle principali novità tecnologiche e di prodotto sviluppate da Emc.
Innanzitutto va segnalata l’evoluzione di Emc Data Protection Suite, che rende possibile l’applicazione flessibile di prodotti integrati al fine di ottimizzare gli ambienti di backup e archiviazione, sia on-premise sia cloud-based.
All’interno della Data Protection Suite, sono stati annunciati i nuovi aggiornamenti ad Avamar 7.1, NetWorker 8.2 e MozyEnterprise. Per quanto riguarda Avamar, si annoverano l’introduzione del primo comando di backup Api per cloud provider VMware e l’integrazione totale con Data Domain.
NetWorker 8.2 fornisce invece visibilità ad amministratori sia di storage che di backup, auto-discovery & cataloging degli snapshots e opzioni flessibili di recovery.
Infine, sempre in ambito Data Protection, si segnalano novità quali: supporto per le infrastrutture cloud VMware e Microsoft attraverso un’unica integrazione con VMware vCloud Suite e Microsoft System Center Virtual Machine Manager; funzioni di sicurezza avanzate e nuovo supporto Linux per cloud pubblici Mozy che abilita una più ampia adozione da parte di clienti enterprise.
Per quanto concerne la protezione dell’archivio, l’annuncio del nuovo Emc Data Domain Operating System porta con sé nuovi servizi che includono: l’introduzione di Data Domain Boost per le applicazioni aziendali con supporto per Oracle, per le soluzioni Sap, per la piattaforma Sap Hana, per Ibm Db2 e per Microsoft Sql Server; funzionalità multi-tenancy per implementazioni in cloud che permettono ai sistemi Data Domain di fornire alle grandi imprese ed ai service provider un isolamento sicuro, nonché di funzionare efficacemente come piattaforma storage di protezione secondo il modello data protection as-a-service; miglioramenti apportati alla memoria di archiviazione, incluso il supporto per un miliardo di file.
Annunciata, inoltre, l’integrazione tra Vplex e RecoverPoint al fine di fornire la nuova tipologia MetroPoint per applicazioni mission-critical, che combina la disponibilità continuativa di Vplex Metro con la replicazione in remoto di RecoverPoint e la protezione continua dei dati (Cdp) per assicurare disaster recovery da qualsiasi distanza.
Presentata infine Vplex Virtual Edition, la prima soluzione per la virtualizzazione che offre sia la continua disponibilità sia la mobilità dei dati.