Il 4 novembre come anniversario della fine della prima guerra mondiale per l’Italia. Il 4 novembre come giorno dell’Unità nazionale e giornata delle Forze Armate. Il 4 novembre come momento in cui rivolgere i nostri pensieri agli attuali 5600 militari italiani impegnati in 33 missioni e 23 paesi per la pace.
Salvaguardare la vita di questi ragazzi diventa fondamentale, ed in generale consentire agli Enti per la Difesa il pieno ed efficace assolvimento di tutti i compiti istituzionali. In questo contesto l’Ict prende sempre più campo, diventando imprescindibile per le Forze Armate: l’evoluzione delle tecnologie informatiche ha permesso allo strumento militare di dotarsi di sistemi informativi e di Comando e Controllo automatizzati che agevolano l’immagazzinamento e lo scambio di enormi quantità di dati e informazioni.
Ricorrenza importante anche per l’Information and Communication Technology, dunque. Ricorrenza importante per tutti noi. Probabilmente il nostro orgoglio nazionale sta, soprattutto ultimamente, risentendo di vicende alle quali purtroppo non possiamo porre una fine immediata come vorremmo. La credibilità dell’Italia si avvicina sempre più ai minimi storici. Legare l’appellativo “Bel Paese” al tricolore pare troppo spesso un ossimoro. In questo panorama diventa difficile richiedere di attribuire un valore particolare a questa giornata, di sentirci in dovere nei confronti dei nostri militari impegnati nel mondo. Ma per un momento proviamo ad essere coesi e fieri degli eroi che rischiano la vita per obiettivi comuni. Rivolgiamo il nostro pensiero a tutte le mamme e i papà che sempre più spesso si ritrovano a dover fare i conti con un vuoto da colmare e con lo straziante rimpianto di aver messo al mondo un figlio o una figlia disposti al sacrificio, la cui volontà era unicamente quella di rendere il pianeta un posto migliore.
Questo è lo scopo anche dell’Ict in tale ambito, quello di prevenire e di curare, di accelerare i tempi di risoluzione di problematiche delicate e di consentire a chi di dovere di tutelare diritti inalienabili. Nella stessa direzione agiscono i militari italiani in missione, ai quali andrebbero dedicate le nostre attenzioni e le nostre premure, soprattutto in occasioni come quella odierna.
Per una volta non aspettiamo il “caduto” per far calare quel minuto di silenzio e la tristezza portata da una vita spezzata. Rendiamo omaggio a questi eroi dedicandogli anche un solo pensiero in questa giornata di “festa”. Considerando che loro ci dedicano l’intera vita, credo si possa fare. E l’Ict lo sta già facendo.