TelecityGroup ha presentato CloudIX, un ecosistema indipendente che consentirà di sfruttare al massimo le potenzialità del cloud con soluzioni flessibili e scalabili di cloud pubblico, privato e ibrido.
La piattaforma permetterà la connettività diretta con i provider più importanti e più innovativi di cloud, tra cui Amazon Web Services, iland, VMware, CSC, Fujitsu e Outsourcery.
In particolare, CloudIX consentirà ai clienti di massimizzare l’efficienza, la flessibilità e la sicurezza del cloud ibrido stabilendo specifiche connessioni di rete dalla propria infrastruttura privata o gestita con quella di qualsiasi cloud provider che fa parte della piattaforma. Permetterà inoltre alle imprese di effettuare scelte sofisticate circa le proprie applicazioni, senza restrizioni dovute alla sovranità dei dati (sovereignty) o soluzioni chiuse (vendor lock-in). Integrando piattaforme ibride con i fornitori di cloud di loro scelta, CloudIX consentirà ai clienti di connettersi senza soluzione di continuità con e tra i cloud provider, i sistemi fisici e le reti come parte dell’ecosistema digitale di TelecityGroup.
“Le aziende che necessitano di servizi cloud chiedono qualità del servizio, sicurezza e la possibilità di scegliere in un unico ambiente più operatori – afferma Luca Beltramino, Managing Director di TelecityGroup Italia -. E’ quanto metterà a disposizione CloudIX, che garantirà evidenti vantaggi di economicità e scalabilità per l’utilizzatore grazie alle caratteristiche uniche di TelecityGroup di indipendenza dai carrier di telecomunicazioni, con data center gestiti e di proprietà nelle principali città europee che ospitano pressoché tutti i system integrator e content provider mondiali”.
“Questa operazione – continua Beltramino – farà anche maggiore chiarezza sul concetto e sulle potenzialità del Cloud, che deve fisicamente appoggiarsi su server, e trova il suo pieno compimento in una logica ibrida fatta di cloud pubblico e privato con la necessità di utilizzare operatori con differenti specializzazioni. Le aziende, in particolare quelle italiane, hanno grandi margini da colmare nella fattispecie. Basti pensare che l’economia digitale rappresenta tra l’1 o il 2% del Pil, nondimeno l’Italia è la terza economia dell’Eurozona e aumenterà sempre più la domanda di traffico dati sui cellulari e di contenuti. Il Cloud sarà un’ottima soluzione per assecondare tale crescita”.