Il 4 e il 5 novembre del 2015 si sono registrate delle interruzioni al servizio di controllo del traffico aereo svedese: un black out che ha coinvolto circa 100 voli e che il governo svedese aveva tentato di giustificare con le simultanee eruzioni solari.
Non ci sono ancora fonti ufficiali, ma indiscrezioni attribuirebbero la responsabilità del disagio a ripetuti attacchi informatici sostenuti da gruppi qualificati supportati dal governo russo. Il colpevole sarebbe stato individuato dalle autorità svedesi nel gruppo Advanced Persistent Threat (APT), associato già in passato ad alcune operazioni portate avanti dall’agenzia di intelligence russa Spetsnaz GRU.
Anche se non ci sono ancora stati annunci ufficiali, le indiscrezioni parrebbero fondate. E se così fosse si tratterebbe di un dato allarmante, che deve far riflettere sull’importanza per i governi di dotarsi di sistemi di cyber security che possano in qualche modo prevenire, o almeno arginare, attacchi che sono in grado di colpire duramente le infrastrutture strategiche e sensibili di un Paese, con una potenzialità di fare danni assolutamente devastante.