Per il governo di Berlino la NSA ha violato gli accordi in materia di spionaggio. Lo riferisce Spiegel online, citando il rapporto conclusivo elaborato da Kurt Graulich, responsabile del gruppo di lavoro speciale istituito dal governo tedesco.
I due paesi avevano stipulato nel 2002 un accordo che prevede una tutela reciproca dalle intercettazioni per politici e istituzioni, in virtù del quale a nessuno dei due servizi di sicurezza è concesso spiare i propri cittadini.
Fra i codici di ricerca commissionati dalla National Security Agency al servizio segreto tedesco, si trovano però molti indirizzi di aziende tedesche, cosa che l’accordo tra le due nazioni non permetteva.
Sempre secondo Spiegel online, il rapporto degli esperti incaricati dal governo indica inoltre “un numero sorprendentemente elevato” gli obiettivi tedeschi che gli americani avrebbero suggerito al Bnd, i servizi segreti tedeschi. Tra di essi, molte aziende tedesche o con una sede nel territorio tedesco.
Secondo il rapporto, gli uomini del Bnd avrebbero comunque scartato una parte dei selettori (i codici di ricerca) prima che fossero immessi nel sistema. Il 16% dei selettori scartati riguardavano numeri di telefono, di fax o indirizzi e-mail in Germania. E tuttavia, avrebbero concluso gli esperti tedeschi, il reato persiste anche se quei criteri non sono stati utilizzati perché l’Nsa non avrebbe dovuto fornirli.