Inarcassa, la cassa previdenziale di ingegneri e architetti, conferma lacrisi economico-finanziaria del settore. Dalbilancio consuntivo del 2012, infatti, i redditi professionali risultano ancora in calo.
La Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti conta attualmente oltre 150mila dichiarazioni dei redditi e volumi d’affari 2011 e oltre 27mila dichiarazioni relative ai professionisti iscritti solo all’Albo professionale con partita Iva. Rispetto al precedente anno risultano in aumento gli iscritti non dichiaranti, sia in valore assoluto (attualmente 12.370, contro 9.383 del 2010), sia in termini di incidenza percentuale sugli iscritti in corso d’anno (dal 5,8% al 7,5%).
Proprio tra i non dichiaranti, i pensionati contribuenti e gli Architetti detengono le maggiori percentuali, con differenze significative tra Sud e Isole (9,6%), Centro (8,4%) e Nord (5,7%). Per quanto riguarda Ingegneri ed Architetti iscritti nel 2011 solo all’Albo (con partita Iva), si ha il 24% del totale che non presenta la dichiarazione. Anche in questo caso percentuale in aumento rispetto al 19,4% del 2010.
Stesso discorso vale per gli iscritti che dichiarano reddito imponibile pari a zero, pari al 6,4% del totale, anch’essi con maggiori concentrazioni tra i pensionati contribuenti e gli Architetti, per di più collocati nel Sud del Paese.
Trend poco incoraggiante soprattutto per i giovani, la maggior parte dei quali rientra nel 30% degli iscritti con reddito inferiore a 10.000 euro.
Il fatturato, inoltre, registra una brusca riduzione, interessando sia i professionisti iscritti ad Inarcassa, sia i titolari di partita Iva iscritti all’Albo.
Per quanto riguarda il monte redditi del 2011 la diminuzione è più accentuata nel caso degli Architetti, 1,5% contro l’1,3% degli Ingegneri. D’altro canto la contrazione del volume d’affari risulta essere maggiore per questi ultimi.
Per la quarta volta consecutiva si ha un calo generale del reddito professionale medio (del 2,6%), con le categorie di Ingegneri ed Architetti che presentano comunque un divario medio pari a circa 13 mila euro. La riduzione maggiore riguarda gli Architetti di età compresa tra 51 e 55 anni e gli Ingegneri tra i 61 e 65 anni. A livello territoriale, nel Nord-Est la crisi è più marcata, con un calo del 4,9% del reddito medio. L’unico incremento a livello percentuale lo registra nel Nord-Ovest la Liguria, anche se di un solo punto.
Per la quarta volta consecutiva si ha una diminuzione del reddito professionale medio di ingegneri ed architetti, pari al 2,6%