Nel corso dell’Idf 2014, in occasione della sessione Data Center di mercoledì 10 settembre, Diane Bryant, Senior Vice President di Intel, ha messo l’accento sulla riprogettazione dei data center, principalmente come conseguenza della crescita dell’economia dei servizi digitali.
Nel corso della sessione, Bryant ha descritto il futuro dei data center, caratterizzato da crescenti livelli di ottimizzazione del carico di lavoro, dal passaggio a un’infrastruttura definita tramite il software e dalla trasformazione del settore derivante dall’analisi evoluta dei dati.
All’Idf, sette aziende hanno dimostrato i primi prototipi di apparecchiature che hanno sviluppato, basate su campioni dei moduli ottici con fotonica del silicio Intel, prossimamente disponibili sul mercato. La tecnologia Intel è progettata per combinare la velocità (100 Gbps) e la portata (attualmente fino a 300 metri e in futuro fino a 2 km) dei moduli fotonici con i grandi volumi e i vantaggi in termini di affidabilità della produzione Cmos.
Dopo aver introdotto le famiglie di processori Intel Xeon E5-2600/1600 v3 per rispondere ai requisiti di carichi di lavoro diversificati e alle esigenze in rapida evoluzione dei data center, Intel ha reso noto che sta fornendo campioni della sua famiglia di processori Intel Xeon D ai propri clienti. Il prodotto è il primo Soc (System-on-a-Chip) con marchio Intel Xeon e rappresenta la terza generazione di SoC Intel a 64 bit progettati per i data center. L’entrata in produzione del processore Intel Xeon D è prevista per la prima metà del 2015.