Fujitsu lancia nell’area EMEIA (Europa, Medio Oriente, India e Africa) la nuova proposta Identity as a Service, un servizio IAM (Identity and Access Management) end-to-end che permette alle aziende di intensificare gli sforzi tesi a contrastare hacker e frodi.
Progettato con funzionalità self-service complete e molteplici protocolli di autenticazione compresi quelli biometrici, Fujitsu Identity as a Service (IDaaS) garantisce che solamente gli utenti verificati possano accedere a sistemi, applicazioni, dati e risorse. Più in dettaglio la soluzione Fujitsu IDaaS gestisce le identità in tempo reale attraverso tool automatizzati basati su cloud. La gestione dell’elaborazione e delle autorizzazioni degli User ID è integrata all’interno di directory, sistemi, servizi cloud e applicazioni attraverso interfacce standard aperte. Il risultato è una soluzione completa per la gestione degli accessi in ambienti IT ibridi che assicura scalabilità, velocità di deployment e un time-to-market abbreviato.
Il servizio, basato su browser, permette di gestire, creare, variare ed eliminare permessi da qualsiasi sede o dispositivo connesso – per i sistemi on-premise così come per quelli basati su cloud. Fujitsu IDaaS incorpora una varietà di metodi di autenticazione forti come user ID e password, desktop login di Windows, SSO (Single Sign-On), autenticazione CallSign (basata su un messaggio telefonico e un codice PIN) e autenticazione biometrica. SSO si avvale dello standard per identità federate SAML (Security Assertion Markup Language) e di WS-Federation (Web Services Federation Language) per la sicurezza e l’autenticazione verso applicazioni cloud e on-premise.
La nuova soluzione consente alle aziende di applicare e far rispettare policy e requisiti per la sicurezza delle informazioni con autorizzazioni in tempo reale, monitoraggio e reporting dell’utilizzo. Il servizio pay-as-you-go aiuta a migliorare la produttività e l’efficienza di un’azienda attraverso l’automazione e sistemi self-service che riducono il lavoro manuale e il numero di interventi richiesti al service desk.
“Ogni utente possiede decine di username e password – commenta Rob Norris, Vice President e Head of Enterprise and Cybersecurity di Fujitsu EMEIA -. Il che rende difficile non solo tenere traccia delle proprie password per le persone ma anche per le aziende assicurare il giusto equilibrio tra sicurezza e praticità: credenziali di sicurezza deboli rappresentano un serio rischio. La guerra contro i cybercriminali è in piena escalation dal momento che la gestione della sicurezza è più business-critical che mai. Con la fiducia come elemento essenziale della business continuity, la gestione delle identità e degli accessi è diventata un argomento rilevante sia per il settore pubblico che per quello privato”.