Non solo la NATO, ma anche ciascun singolo Paese, dovrà dotarsi di capacità cibernetiche elevate per prevenire o intervenire in maniera tempestiva di fronte ad eventuali attacchi informatici. E’ quanto emerso dal recente convegno “NATO and Cyber. Wales, Warsaw and beyod” che si è svolto presso la sede romanda di Leonardo-Finmeccanica.
La sicurezza cibernetica sta diventando una delle priorità nelle agende politiche di un po’ tutti i Paesi e si basa su una condivisione costante delle informazioni, oltre che sulla cooperazione tra Stati e tra il settore pubblico e aziende private. D’altronde le infrastrutture Ict stanno diventando sempre più interconnesse e complesse e richiedono livelli di sicurezza più elevati.
Il seminario, organizzato con le Ambasciate di Estonia e Polonia in Italia in vista del Summit dell’Alleanza Atlantica che si svolgerà a luglio a Varsavia, è servito anche a condividere e consolidare le visioni dei tre Paesi sulla necessità di arrivare ad una strategia condivisa e efficace di cyber defence.