Da anni impegnata con la Polizia Postale e delle Comunicazioni contro i cyber attacchi, FireEye torna sui temi dei social network e del cyberbullismo in occasione di “Una vita da social”.
Giunta alla sua sesta edizione, la campagna educativa itinerante della Polizia Postale messa a punto per arginare l’incremento degli attacchi di phishing ha già toccato diverse città italiane grazie a un ricco calendario scadenzato fino al prossimo 24 maggio, quando arriverà a Roma.
Con questo termine si identifica il tentativo di ottenere con l’inganno dei dati utili per rubare denaro, identità della vittima o codici di accesso: una vera e propria tipologia di truffa su internet, che sfrutta una tecnica di ingegneria sociale.
Il phishing, infatti, avviene inviando email fasulle, che imitano nell’aspetto e nel contenuto messaggi legittimi di fornitori di servizi, indirizzando l’utente su un sito web fasullo. Nelle email viene richiesto all’utente di effettuare aggiornamenti, convalidare o confermare le informazioni contenute nel proprio account, spesso suggerendo la presenza di un problema. Nel caso in cui l’utente dovesse cliccare sul link e fornisse le informazioni richieste, finirebbe direttamente nella rete dell’hacker.
Informare per prevenire
Un pericolo reale, dunque, che perlopiù interessa in particolar modo i giovani, che sono la categoria più esposta sul web, da questa tipologia di attacchi.
Basti pensare che, alcuni dati presentati dall’ISTAT indicano che, ad esempio, nella fascia di età tra gli 11 e i 15 anni già oltre l’80% accede con regolarità ad internet inteso come social network, web o posta elettronica. Ed essendo utenti così giovani prestano poca attenzione alla veridicità di un contenuto, alla sua provenienza, all’affidabilità e alla sua eventuale pericolosità, offrendo nuove ed interessanti opportunità ai cyber criminali.
Non stupisce allora come dall’ultimo Email Threat Report di FireEye risulti che gli attacchi di phishing, da soli, rappresentano l’81% delle email senza malware bloccate nel primo semestre 2018 su un campione di oltre mezzo miliardo di email. Un dato significativo che ben rappresenta il pericolo che un utente, non correttamente informato, può correre quando naviga in internet.
Come riferito in una nota ufficiale da Marco Riboli, VP Southern Europe di FireEye: «Il phishing è una minaccia molto attuale e ci sentiamo di mettere in guardia tutti. La tecnologia evolve continuamente, rendendo più semplice l’accesso a internet, mentre oggi l’età media di chi vi accede è più bassa rispetto a prima. Per questo, FireEye si adopera affinché ogni individuo, indipendentemente dall’età, sia perfettamente consapevole dei pericoli ai quali si espone quando accede a internet. Ecco perché affianchiamo Polizia Postale in questo roadshow che ha l’obiettivo di far capire quanto la consapevolezza sia la prima forma di prevenzione dagli attacchi informatici».