Prima vera reazione alle rivelazioni sul Datagate. Arriva da Google, che ha deciso di criptare automaticamente tutte le parole inserite sul suo motore di ricerca per prevenire l’accesso da parte di hacker e Intelligence segrete alle informazioni degli utenti scambiate sul web.
Riferimento non solo all’Nsa, ma anche alle autorità di Pechino, dopo le ultime rivelazioni emerse.
Il colosso di Mountain View ha fatto la sua mossa. Presto l’esempio verrà seguito anche da Microsoft e Yahoo!.