Red Hat ha presentato numerose innovazioni Linux Container a supporto della vision aziendale per la fornitura e l’orchestrazione semplificate di applicazioni su sistemi bare metal, macchine virtuali e cloud pubblici e privati tramite container e la tecnologia Docker. Tra queste innovazioni si annoverano:
– Project Atomic: un progetto della comunità per la creazione di leggeri host Linux Container basati su funzionalità di prossima generazione dell’ecosistema Linux. Gli strumenti che derivano da Project Atomic permetteranno la creazione di una nuova variante di Red Hat Enterprise Linux – Red Hat Enterprise Linux Atomic Host – che l’azienda intende presentare insieme a Red Hat Enterprise Linux 7;
– GearD: un nuovo progetto della comunità OpenShift Origin per abilitare lo sviluppo applicativo rapido, l’integrazione continua, la fornitura e l’implementazione di codice applicativo in ambienti containerizzati;
– Programma High-Touch Beta: espansione del programma Red Hat Enterprise Linux 7 high-touch beta che comprende le tecnologie container Red Hat Enterprise Linux Atomic Host e Docker per valutare queste tecnologie in ambiente enterprise.
“Mentre il cloud prende piede sono le applicazioni, non l’infrastruttura, che divengono il focus dell’It e il sistema operativo acquisisce importanza nel supporto di applicazioni e infrastruttura, senza sacrificare sicurezza, stabilità e gestibilità – ha commentato Paul Cormier, President Product and Technologies in Red Hat –. La nostra offerta container, compreso Red Hat Enterprise Linux Atomic Host, porteranno avanti questa vision, aiutando le imprese ad adottare una delivery semplificata delle applicazioni tramite la potenza di Linux Container e Docker, e abilitando lo spostamento delle applicazioni tra ambienti cloud, virtuali e fisici, elemento chiave del cloud ibrido aperto”.
I progetti Atomic e GearD sono già disponibili all’indirizzo http://www.projectatomic.io e openshift.github.io/geard, rispettivamente.