Diventare punto di riferimento per tutte le risorse IT distribuite in ambienti ibridi, includendo i sistemi on-premise, gli endpoint, gli ambienti cloud e le piattaforme mobili. È questo l’obiettivo di Asset Inventory (AI), la nuova cloud App messa a punto da Qualys per gestire l’inventario di tutte le risorse IT distribuite in ambienti ibridi.
Dotata di capacità di sincronizzazione con i database di gestione delle configurazioni per mantenere costantemente aggiornate le informazioni relative alle risorse IT, l’ultima nata utilizza i sensori Qualys, come gli scanner di rete e gli agenti cloud, per individuare le risorse presenti in un’infrastruttura ibrida globale, quindi normalizza e cataloga i dati raccolti in base alle risorse hardware e software a cui si riferiscono. L’indicizzazione e l’arricchimento del catalogo asset con metadati, consente ai clienti di ottenere dati CMDB accurati e disporre immediatamente di funzionalità analitiche.
Questa visione unificata e standardizzata permette di gestire gli asset da molteplici prospettive, utilizzando i dati arricchiti per operazioni specifiche e consentendo una comprensione e una gestione senza precedenti dell’ambiente operativo aziendale.
Qualys AI amplia le funzionalità di gestione delle risorse
Nello specifico, AI riduce i costi amministrativi grazie alla gestione centralizzata dell’intero parco risorse su cui hanno visibilità completa i team InfoSec e IT. Gli agenti cloud e gli scanner di rete Qualys sono in grado di raccogliere dati esaustivi, analizzando sia la rete locale e l’infrastruttura cloud, che gli endpoint remoti.
Inoltre, i clienti possono usare AI per normalizzare e strutturare i dati come nomi di brand e prodotti, modelli e versioni software: AI tiene conto automaticamente delle acquisizioni e delle linee dei prodotti catalogando ogni risorsa, dispositivo e software in specifiche categorie funzionali. Una tassonomia multilivello, basata su standard come United Nations Standard Products and Services Code (UNSPSC) viene continuamente aggiornata e curata dagli esperti Qualys.
Infine, l’app arricchisce automaticamente l’inventario aggiungendo metadati non facilmente individuabili sulle risorse, come le date di rilascio hardware e software, quelle di fine supporto, la categoria delle licenze ed altro ancora. I team di supporto possono così facilmente individuare l’utilizzo di software non autorizzato, non coperto da licenza oppure in scadenza, che potrebbero mettere a rischio la protezione delle risorse critiche.