Eugene Kaspersky, CEO di Kaspersky, racconta la sua visione del mondo futuro e di come cambierà il concetto di cyber sicurezza.
La tecnologia oggi è in grado di connettere le persone indipendentemente dalle piattaforme e dai confini come mai prima d’ora, aprendo nuove opportunità per tutti. Anche Kaspersky si sta trasformando, passando da semplice “laboratorio antivirus” a leader tecnologico, con un portfolio di soluzioni e servizi di sicurezza completo e avanzato. Seguendo la nostra mission, quella di costruire un mondo più sicuro, il nostro obiettivo è essere sempre un passo avanti e guardare al futuro che ci attende. Crediamo che le tecnologie dovrebbero essere immuni dalle minacce informatiche, in modo che tutti possano utilizzarle in sicurezza sapendo di essere protetti. Eugene Kaspersky, CEO di Kaspersky, nella sua previsione per il progetto Earth 2050, esplora il concetto di “cyber-immunità” che sta sostituendo il concetto di “cybersecurity” e presenta la sua visione del mondo futuro.
Dall’intuizione digitale alla cyber-immunità: un blog post dal 2050
Negli ultimi anni, i sistemi digitali hanno raggiunto un nuovo livello di complessità. Non si tratta più solo di assistenti che rendono la vita più facile agli utenti, ma sono diventati la base della nostra civiltà – il framework che consente al mondo di funzionare correttamente nel 2050.
Questa accelerazione del progresso ha fatto si che emergessero nuovi requisiti per rendere affidabile e stabile l’intelligenza artificiale. Anche se alcune minacce informatiche non si sono ancora estinte dall’era romantica del cambio di secolo, oggi sono pericolose solo per gli “outlier” che per qualche motivo rifiutano i moderni standard di immunità digitale.
La situazione assomiglia per molti aspetti alla lotta contro le malattie. Grazie al successo dei vaccini, le terribili epidemie che hanno devastato intere città nel XX secolo appartengono al passato. Tuttavia, qui finiscono le similitudini. Per gli esseri umani le malattie come la peste o il vaiolo sono state sostituite da nuove malattie “post-vaccinazione” altamente resistenti; ma per le macchine, le cose sono andate molto meglio. Questo è dovuto in gran parte al fatto che i primi ideatori dell’immunità digitale si sono preparati per tempo, giocando d’anticipo. Ciò che li ha aiutati nel farlo è stato prendere in prestito l’approccio sistemico dei sistemi viventi e degli esseri umani.
Uno dei pilastri della cyber-immunità oggi è l’intuizione digitale, ovvero la capacità dei sistemi di intelligenza artificiale di prendere le decisioni giuste in condizioni in cui i dati di partenza sono chiaramente insufficienti per fare una scelta razionale.
Non si tratta di misticismo: l’intuizione digitale è solo la logica prosecuzione dell’idea di apprendimento automatico. Quando il numero e la complessità dei relativi sistemi di autoapprendimento supera una certa soglia, la qualità del processo decisionale sale a un livello completamente nuovo – un livello che sfugge alla comprensione razionale. Una “soluzione intuitiva” è il risultato della sovrapposizione dell’esperienza di un gran numero di modelli di apprendimento automatico, proprio come il risultato dei calcoli di un computer quantico.
Quindi, come potete vedere è stata l’intuizione digitale, con la sua capacità di rispondere immediatamente e correttamente alle sfide non ancora note, che ha contribuito a costruire gli standard di sicurezza digitale di questa nuova era.