Oggi è il World Backup Day, una data che ogni anno sottolinea la necessità di proteggere i dati da malware, guasti dell’hardware ed errori umani.
E’ un concetto semplice ma spesso trascurato: i dati possono essere persi, facilmente e velocemente, senza fare troppo rumore né darci modo di accorgerci che mancano o sono inaccessibili.
Pur sapendo quanto i loro dati siano importanti, molte aziende non hanno adottato una strategia di backup seria e completa. Ciò può essere attribuito a una serie di fattori molto umani, come, ad esempio, la convinzione che un evento catastrofico “non possa succedere proprio a me”, la poca attenzione ai tempi e ai punti di ripristino, la convinzione che una singola copia dei dati critici conservata in sede sia un metodo di backup completo, la mancata esecuzione di test del sistema di backup.
Tutte queste mancanze possono avere pesanti conseguenze e messe insieme possono rivelarsi fatali per un’azienda.
Perché la Giornata Mondiale del backup è così importante nel 2017?
“Assistiamo a un’esplosione della quantità di dati archiviati e trasferiti – spiega Phil Maynard, responsabile Emea per l’area Data Protection di Barracuda -. I dati sono ovunque e si muovono rapidamente. Le dimensioni dei file crescono continuamente e sempre più dati devono essere sottoposti a backup. I tempi in cui era sufficiente eseguire il backup dei server locali sono spariti da un pezzo.
Globalmente, la protezione dei dati sta diventando una sfida sempre più impegnativa, al centro di discussioni nelle aziende e sui media. Proprio questo mese, in Gran Bretagna, la National Crime Agency e la National Cyber Security Agency hanno unito le forze per lanciare l’allarme sui rischi che il ransomware rappresenta per le aziende. Il ransomware diventerà ancora più sofisticato e il backup dei dati sarà un metodo chiave per evitare di essere la prossima vittima del ransomware.
La chiave per il backup è la semplicità. Negli ultimi anni la complessità del backup è effettivamente aumentata e chi si occupa del backup deve tenere conto non solo della protezione dei server fisici legacy e degli ambienti virtuali che sono stati implementati negli ultimi 3-5 anni, ma anche delle nuove infrastrutture Saas e cloud pubblici, come Office 365.
La diffusione del cloud computing ha comportato uno spostamento dei dati in luoghi nei quali le tradizionali misure IT non sono efficaci, i data center dei fornitori di cloud pubblico. Ora, è necessario proteggere e fare backup dei dati nelle applicazioni SaaS e cloud come Office 365 in quanto i servizi sono sì ospitati da provider, ma la responsabilità del backup ricade sempre su di noi.
La perdita di dati è inevitabile
Una cosa è certa: la perdita di dati è inevitabile. Si calcola che il 20% dei notebook subisca perdite di dati dovute a guasti hardware nel primo anno di vita. Un piano di recupero che includa gli storage off site come componente fondamentale offrirà un livello di protezione che non può essere raggiunto con una soluzione solo on-site.
Consigli per il World backup Day
Seguite sempre queste tre semplici regole:
– Conservate almeno tre copie dei dati;
– Memorizzate le copie su due diversi supporti (disco e nastro o due sistemi separati);
– Conservate una copia di backup offsite.
Altri consigli in pillole:
– Esistono solo due tipi di dischi: quelli che ancora funzionano e quelli che si sono guastati
– Testate regolarmente le procedure di ripristino dei backup;
– Effettuate un test di disaster recovery almeno una volta all’anno, idealmente ogni trimestre, meglio ancora una volta al mese;
– Per un ripristino veloce eseguite il backup dell’intero server, sistema operativo compreso, non solo dei dati;
– Assicuratevi che vi siano più persone in azienda che conoscono le procedure di backup e ripristino;
– Calcolate il possibile costo di un downtime per l’azienda e usatelo per sottolineare l’importanza di investire in una strategia adeguata di backup e di disaster recovery;
– Verificate dove risiedono i dati più importanti e applicate un adeguato regime di backup. Non esiste una soluzione valida per tutti i casi;
– Non dimenticate di fare il backup dei dati degli utenti remoti;
– Fate in modo che il sistema sia semplice: l’ultima cosa da fare nel bel mezzo di un’emergenza è dovere gestire un’eccessiva complessità”.