Le rivelazioni di Wikileaks sulla NSA, l’ormai famigerata Agenzia per la sicurezza nazionale americana, non accennano a scemare. Gli ultimi documenti diffusi rivelano che anche il Brasile è finito nelle mire dell’istituto.
Oltre alla presidente Dilma Rousseff, nel 2011 sarebbero stati spiati anche alcuni esperti del suo primo governo e sono state intercettate anche le chiamate telefoniche effettuate dall’Airbus Forca Aerea 1, l’aereo presidenziale brasiliano.
Wikileaks fornisce inoltre una lista di 29 utenze telefoniche tenute sotto controllo dalla NSA, tra cui quelle utilizzate dagli ex ministri degli Esteri, Luiz Alberto Figueiredo, e della Casa civile, Antonio Paolocci, del direttore della politica economica della Banca centrale, Luis Awazu Pereira da Silva, di alcuni diplomatici e alti ufficiali delle forze armate brasiliane.
La rivelazione avviene a pochi giorni dalla visita alla Casa Bianca della presidente Dilma Rousseff, una visita che era già in programma nell’ottobre del 2013 e che la presidente brasiliana aveva cancellato dopo che Wikileaks aveva rivelato che i suoi telefoni, anche quelli privati, erano stati spiati dalla NSA.
“Questa visita rappresenta un punto di rilancio delle nostre relazioni. Ho fiducia nel presidente Obama, il quale mi ha assicurato che se in futuro avrà bisogno di informazioni riservate sul Brasile mi telefonerà direttamente” ha detto Dilma martedì scorso, al termine dell’incontro con il presidente Barack Obama.