L’Università degli Studi di Parma ha scelto la soluzione VMware Horizon per garantire flessibilità nelle aule didattiche con la virtualizzazione dei desktop.
“Negli ultimi anni l’IT dell’Università, in precedenza frammentata presso diversi dipartimenti, è stata consolidata in un’unica struttura centrale – esordisce Fabrizio Russo, responsabile per le infrastrutture It dell’Università -. Al riassetto organizzativo ha fatto seguito un consolidamento di tipo tecnologico, con l’adozione di soluzioni per la virtualizzazione, prima dei server e in seguito dei desktop”. Il recente progetto di virtualizzazione dei desktop portato avanti dal team di Fabrizio Russo parte da un’esigenza specifica, quella di erogare in maniera completamente dematerializzata i test di autovalutazione dell’area scientifica. Le esigenze che hanno determinato questa iniziativa sono legate soprattutto alla necessità di migliorare la gestione delle aule didattiche e dei laboratori scientifici. “Il nostro lavoro di assistenza e supporto all’attività didattica nelle aule e nei laboratori consiste nel distribuire le configurazioni, accogliere le richieste di installazione di software da parte dei docenti, cambiare le configurazioni passando da una lezione all’altra, anche all’interno di uno stesso laboratorio o aula”, spiega Russo. L’eterogeneità di queste configurazioni è molto complessa e onerosa da gestire, considerando che si sono verifi cati casi di macchine con oltre cento applicazioni installate.
Per fare fronte a questa complessità il team di Fabrizio Russo ha scelto la nuova versione di VMware Horizon per erogare le risorse grafiche richieste dalle applicazioni di questo tipo direttamente dal server, segmentando le prestazioni delle schede grafiche ed erogandole alle stazioni di lavoro collegate.
Il progetto parte nel giugno 2014 e il team conclude la prima fase di implementazione nel dicembre dello stesso anno con 130 postazioni in tre aule laboratorio della facoltà di ingegneria e di fisica. Le macchine con più di cinque anni di attività alle spalle vengono sostituite con nuovi thin client, mentre le altre sono state riconfigurate per funzionare in modalità virtuale.
“Abbiamo scelto VMware Horizon perché consente la virtualizzazione non solo delle normali postazioni desktop, ma anche delle stazioni grafiche ad alte prestazioni: ora puntiamo a virtualizzare i dispositivi mobili personali degli studenti. La logica di razionalizzazione e semplificazione delle configurazioni è la stessa” prosegue Russo.
Oggi a ogni cambio di lezione è possibile cambiare completamente la configurazione presentata agli utenti in modo semplice e veloce. L’infrastruttura di virtualizzazione VMware gestisce i pool di desktop partendo da un’immagine principale, che consente di effettuare lo switch tra diverse configurazioni in meno di 15 minuti, contro le due ore richieste in precedenza, pur mantenendo limitato il consumo di risorse di rete.