L’inizio del nuovo anno è il momento giusto per fare previsioni guardando al futuro. Per quanto nessuno sia in possesso di una sfera di cristallo, oggi risulta essenziale cercare di anticipare le tendenze, per soddisfare le esigenze dei clienti e considerare le opportunità e i rischi che si potranno presentare. Questo vale per ogni settore, ma assume un valore strategico in quelli ad elevata tecnologia come la sicurezza. Axis Communications, leader nella videosorveglianza, prova a delineare quelli che saranno i principali trend tecnologici in questo settore nel 2020.
Le previsioni di Axis
1 – Il mondo al limite
Stiamo assistendo ad un crescente slancio verso l’Edge Computing. Il fatto che miliardi di dispositivi siano già connessi alla rete e che questo numero stia rapidamente accelerando non rappresenta una novità in sé, ma sono piuttosto la natura e l’importanza di questi dispositivi che preannunciano evoluzioni a medio termine. Lo stesso accade con la videosorveglianza. Per evolvere da un supporto reattivo ad uno proattivo, focalizzando quindi l’attenzione sulla prevenzione degli incidenti anziché sulla risposta a episodi verificati, è necessario intensificare il trattamento dei dati e le analisi all’interno della telecamera stessa.
2 – Potenza di elaborazione su dispositivi dedicati
I dispositivi connessi dovranno essere dotati di una maggior capacità di elaborazione ed essere realizzati con materiali adatti. Questa attività consente di progettare un circuito integrato, o “system-on-chip”, pensato appositamente per soddisfare le esigenze di videosorveglianza sia attuali che future come nel caso di ARTPEC-7, settimana generazione del chip proprietario ARTPEC su cui Axis continua ad investire. Un altro tema che col tempo sarà sempre più diffuso è quello di Intelligenza Artificiale declinata nel machine learning e nel deep learning. Secondo gli esperti del settore, l’IA e i concetti di apprendimento automatico sono diventati una realtà quotidiana. L’IA sarà infatti utilizzata in modo sempre più diffuso, richiedendo anche la creazione di nuovi modelli di deep learning più “leggeri” in termini di memoria e di potenza di elaborazione.
3 – Fiducia a bordo
La fiducia può assumere molte forme. In primis, la fiducia è un elemento fondamentale nell’intera catena di approvvigionamento. Anche le nuove tecnologie ne necessitano, infatti il primo fattore che può minare questa fiducia è il timore che le nuove soluzioni rappresentino una violazione della privacy degli utenti. Le aziende che operano nella sorveglianza dovranno quindi essere ricettive verso questi feedback e abili nel districarsi nel panorama legale internazionale. Occorre, infine, fiducia nelle aziende che si servono di queste soluzioni. Adottare politiche chiare in termini di gestione di hardware, software e utenti è fondamentale per garantire un sistema sicuro e, di conseguenza, la fiducia degli utenti.
4 – Regolamentazione: casi d’uso vs tecnologia
È quasi impossibile regolamentare la tecnologia. Più realistico è invece regolamentare i casi d’uso. L’approccio verso i casi d’uso appropriati e le normative che li riguardano è diverso in ogni Paese. Uno degli esempi più significativi è il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’UE, una delle norme più severe in circolazione. Altri Paesi sono meno rigorosi e molte organizzazioni che in altre regioni forniscono servizi online stanno bloccando l’accesso ai cittadini dell’UE a causa della mancata conformità al GDPR. Le normative faticano a tenere il passo con i progressi tecnologici, ma i governi continueranno a cercare modi per controllare i casi d’uso a favore del proprio beneficio e di quello dei cittadini. Ci troviamo in un panorama dove l’etica è ancora oggetto di valutazioni.
5 – Diversità di rete
Come risultato diretto di alcune delle complessità normative, della protezione della privacy e dei problemi di sicurezza informatica, stiamo assistendo ad un allontanamento dalla versione open platform di Internet sviluppata negli ultimi due decenni. Se da un lato Internet e i servizi di cloud pubblici continueranno ad essere utilizzati per trasferire, analizzare e archiviare i dati, i sistemi cloud ibridi e privati saranno sempre più diffusi. Stiamo assistendo ad un aumento delle “isole intelligenti”, in cui i sistemi per applicazioni specifiche hanno connessioni limitate e dirette ad altri sistemi interdipendenti.