[section_title title=Un nuovo mondo Software-Defined – Parte 1]
A cura di Joe Baguley, CTO di VMware EMEA
Affermandosi sempre più l’era del cloud mobile, crescono anche le attese nei confronti dell’It. Oggi esistono milioni di applicazioni e miliardi di utenti che pretendono che tutto all’interno del proprio business funzioni senza intoppi – e non è tutto! Vogliono essere anche in grado di lavorare ovunque, da qualsiasi dispositivo e con la massima tranquillità sapendo che i dati aziendali sono al sicuro. Il peso colossale di questa richiesta si traduce in una pressione enorme per i dipartimenti It che, fino ad oggi, erano visti in gran parte semplicemente come “quei ragazzi sotto i tavoli che devono collegare i cavi”.
Ora però affrontiamo un mondo Software-Defined. Il che, in poche parole, significa che l’It non può più essere la spina dorsale invisibile dell’innovazione aziendale e operare in buona parte in “stealth mode”. Ora è necessario che l’It esca da sotto il tavolo per condividere le proprie idee con l’azienda. Sul fronte opposto, un’azienda di successo Software-Defined è quella che ha compreso il ruolo dell’It, vede l’It come un partner e lo utilizza come uno strumento in grado di aiutare la propria realtà a guardare avanti, in un’epoca in cui è necessario essere più smart, reagire più velocemente e operare in modo più fluido accompagnando la crescita del business.
Il ciclo dell’It
L’It è necessario per l’applicazione e per il deployment delle idee imprenditoriali. Una funzione It focalizzata su un’applicazione attraversa il semplice ciclo del deployment applicativo, analizzando i dati associati a tale applicazione, il suo utilizzo e aggiornando di conseguenza l’applicazione.
Sembra semplice, no? Sbagliato! Il ruolo dell’It è quello di garantire che durante tutto questo ciclo, l’applicazione rimanga di interesse per il business.
La verità è che mentre stiamo ancora pensando a come fare funzionare tutto, giganti virtuali come Facebook, Google e eBay hanno già implementato questo ciclo più volte in un solo giorno. L’It tradizionale, invece, è appesantito da aspetti come le procedure esistenti, i cicli di upgrade promossi dai vendor e processi “standard industriali” rigidi e formalizzati, che comportano il completamento di un ciclo circa una volta ogni quattro anni e richiedono diversi mesi per metterlo in atto!
È necessario che questo processo per l’It sia drasticamente accelerato nell’era Software-Defined. Com’è possibile farlo? I clienti devono iniziare a guardare a infrastrutture self-service che siano conformi ai requisiti aziendali e permettano a chi utilizza l’infrastruttura di focalizzarsi sulle applicazioni e non sui server. Pensiamo che questa lacuna possa essere colmata da un Software-Defined Data Center (SDDC). In breve, un ambiente indipendente dall’hardware che si compone di una serie di “white box” e dove il significato reale è posto nel software. Un mondo in cui le aziende possono ottenere quello che cercano e dove l’It offre quello che hanno bisogno senza dover sbirciare di nascosto. Come i professionisti It pensino di rapportarsi con un futuro “white box” e velocizzare il ciclo dell’It, determinerà, in ultima analisi, se un business sarà in grado di evolversi e di prosperare quando tutto ciò che è “Software-Defined” diventerà una realtà.
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