Integrazione, semplicità, flessibilità, rapidità: per estrarre valore dai Big Data servono tecnologie capaci di soddisfare questi requisiti. Tale assunto è al contempo presupposto e obiettivo delle nuove potenzialità analitiche presentate da Teradata nel corso della Universe Conference 2015, di scena quest’anno ad Amsterdam.
Troppo spesso gli strumenti per la gestione dei Big Data si arenano nella “palude”, per citare la metafora usata da Stephen Brobst, CTO di Teradata: eterogeneità dei dati, complessità, rigidità e alto costo delle infrastrutture inficiano l’analisi dei dati fino a perdere il tornaconto in termini di business. Serve una “diga”, allora, per arginare la deriva. Il che significa, fuor di metafora, tecnologie che abilitino davvero l’adozione diffusa di analisi dei dati al servizio del processo decisionale: una rivoluzione destinata ad influenzare tutti i mercati e ogni aspetto della vita quotidiana.
E’ la tempesta perfetta del data-driven business, le cui redini Teradata non intende mollare, come dimostrato appunto dalla serie di novità descritte alla Universe.
Innanzitutto, l’azienda ha annunciato una significativa estensione dell’offerta con sei tecnologie Teradata QueryGrid nuove o potenziate, che con maggiore semplicità e flessibilità, coordinano l’uso di motori analitici e di file system multipli in un ecosistema analitico ben strutturato, consentendo all’utente di dedicarsi totalmente alle analisi di business. Teradata QueryGrid sfrutta la potenza di motori analitici multipli con lo spostamento bi-dimensionale dei dati e un’elaborazione pushdown per utilizzare la potenza di calcolo di tutte le piattaforme coinvolte. Ciò consente all’utente business di affrontare quesiti complessi (e trarre risposte potenziate) nel “mare magnum” di dati eterogenei, senza la necessità di spostare manualmente i dati o di imparare un nuovo linguaggio di programmazione. Nel dettaglio, l’ampliamento dell’offerta QueryGrid include: QueryGrid per Teradata-to-MapR, Teradata-to Cloudera Distribution per Hadoop, Aster-to-Cloudera Distribution per Hadoop. Inoltre è stata annunciata la disponibilità a livello mondiale di QueryGrid per Teradata-to-Teradata e il potenziamento per supportare la Teradata-to-Hortonworks Data Platform.
Il secondo annuncio rilasciato in occasione della Universe Conference riguarda l’offerta Software-Defined Warehouse, un’evoluzione del Database che permetterà alle aziende di consolidare data warehouse multipli in un unico sistema senza rinunciare né alla sicurezza né alle prestazioni. E’ la riposta di Teradata alla richiesta di una gestione dei dati più potente, agile e semplice. In aggiunta al Software-Defined Warehouse è stata presentata anche la Secure Zones, nuova funzionalità del Teradata Database, che separa in assoluta sicurezza i dati e i gruppi di utenti per ogni entità consentendo così alle aziende di rispettare le leggi di sicurezza e privacy che limitano la presenza in un unico data warehouse di dati personali o la co-locazione dei dati provenienti da più entità di business o Paesi diversi. Il Software-Defined Warehouse fa leva sul Teradata Workload Management, Teradata Data Labs e la funzionalità Secure Zones del Teradata Database. La combinazione di queste capacità – promette Teradata – offre alle aziende agilità, semplicità e velocità nella gestione del proprio data warehouse e offre Multi-Tenant Deployment (gestisce separatamente dati e utenti da più unità aziendali o organizzazioni), Business-to Business Analytic Services (semplifica l’hosting e la gestione di servizi analitici B2B), Data Mart Consolidation (consolida data mart multipli in un unico sistema), Production Analytic Sandboxes (imposta self-service data labs focalizzati sugli utenti).
Infine, la Universe Conference è stata palcoscenico del nuovo Data Warehouse Appliance 2800, l’appliance ottimizzato per l’elaborazione in-memory veloce, che consente alle aziende di raddoppiare lo spazio di archiviazione per i dati e la potenza analitica in un unico cabinet per ottenere e utilizzare nuove informazioni strategiche di business. Una piattaforma analitica flessibile che può essere impiegata come data warehouse, un data mart, un sistema di disaster recovery o come un ambiente di test o sviluppo.
Questa, insomma, è “la diga” Teradata, l’ecosistema integrato di soluzioni e applicazioni con cui l’azienda intende cavalcare l’onda lunga dei Big Data. Non solo, ma è anche la strategia scelta per rilanciare la crescita. Ecco allora l’annuncio dei nuovi investimenti, in primis nelle architetture cloud e nei servizi di consulenza. Un business, quest’ultimo, che incide sempre più – in positivo – sul fatturato.