Utilizzare tecnologie biometriche sarà più semplice. Questo grazie al nuovo provvedimento a carattere generale con il quale il Garante Privacy ha individuato specifici casi – ad esempio lettura delle impronte o analisi della firma, controllo degli accessi, autenticazione, sottoscrizione di documenti informatici – in cui non sarà più necessario effettuare un interpello preventivo per l’adozione di suddette tecnologie.
La richiesta di verifica preliminare non sarà più, quindi, tassativa, a patto che i soggetti privati e pubblici si attengano ai limiti e alle misure di sicurezza individuati dal Garante Privacy.
L’Autorità, però, precisa che dovranno essere garantite modalità alternative per chi non dovesse dare il consenso all’uso di strumenti biometrici. Inoltre, ogni eventuale violazione o perdita di dati dovrà essere tempestivamente comunicata al Garante per gli opportuni interventi a tutela delle persone.
Data la particolare delicatezza del tema, prima del varo definitivo del provvedimento e delle linee guida, l’Autorita’ ha deciso di sottoporre i testi a una consultazione pubblica. Soggetti interessati, associazioni di categoria degli imprenditori e dei consumatori, università, centri di ricerca, potranno inviare contributi e osservazioni al Garante attraverso la casella di posta elettronica consultazione.biometria@gpdp.it.