In Italia, il cyber crime sta diventando sempre più ampio e le pubbliche amministrazioni, le aziende e i cittadini sono diventati gli obiettivi preferiti degli attacchi da parte degli Hacker.
Per la prima volta, i servizi segreti italiani hanno catalogato come possibili minacce alla sicurezza nazionale gli attacchi informatici – con conseguente danno economico per il sistema Italia stimato tra i 20 e i 40 miliardi di euro all’anno – a causa della nostra scarsa protezione rispetto al resto d’ Europa e alla minore preparazione dello stato nel fronteggiare queste minacce. (fonte: Relazione sulla politica dell’Informazione per la Sicurezza – 2013)
In Europa tutti gli Stati stanno adottando delle contromisure per poter arginare gli attacchi provenienti dal web, come ad esempio la Strategia Nazionale di Cyber Security.
Anche il Governo Italiano ha effettuato un proprio piano strategico chiamato “Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica”, ideato e sviluppato per poter potenziare le capacità di difesa delle infrastrutture critiche nazionali, incentivare la cooperazione tra istituzioni ed imprese nazionali, rafforzare la cooperazione internazionale e promuovere la cultura della sicurezza cibernetica, che purtroppo nel nostro Paese ha un livello basso rispetto agli altri paesi europei.
E le minacce arrivano da più fronti. Anche i social network non sono immuni dalle minacce informatiche, come il phishing, i Virus, gli Spyware, gli Adware, i Keylogger, i Rootkit, gli Hacker, lo Spam, l’installazione di applicazioni non sicure e l’utilizzo improprio di credenziali.
Spesso le soluzioni per potersi difendere da questi attacchi sono alla portata di mano ma la maggior parte delle volte non vengono utilizzate per la mancanza di una cultura digitale in grado di far apprezzare le qualità delle suite antivirus. Molti utenti considerano le suite di sicurezza come programmi che rallentano il Pc, ma se si confronta l’impiego di memoria delle suite antivirus (in media sui 70 Mb) con quello di altri programmi di uso frequente come la posta elettronica (100-200 Mb), il browser (200-300 Mb), programmi di telefonia (100 Mb) e altri software di uso comune, si comprende come non sia quasi mai l’antivirus il “colpevole” dei rallentamenti. Soprattutto considerando il fatto che le suite eScan in modalità idle occupano una frazione davvero minima di memoria Ram (circa 10 Mb). Queste suite a protezione completa per privati, piccole medie e grandi aziende e le pubbliche amministrazioni si stanno dimostrando uno strumento valido ed efficace grazie alla gestione automatica delle patch critiche di sicurezza Microsoft, il blocco della propagazione di infezioni sul network e alla nuova console di gestione Emc (eScan Management Console) basata sul web, che consente agli amministratori di sistema di operare efficacemente su tutti i Pc della rete.