Col 100% del capitale passato nelle mani di Pillarstone, Sirti si ristruttura come una nuova realtà, una compagnia sempre più guidata dai dati, che investe fortemente in innovazione, più votata all’internazionalizzazione e pronta ad accompagnare le imprese nel percorso di trasformazione digitale, con i bisogni dei clienti sempre al centro. D’altro canto il rafforzamento della struttura finanziaria, e quindi della solidità patrimoniale, costituisce una consistente base sulla quale sviluppare la strategia per i prossimi anni, a partire dalla attività di ricerca e sviluppo, che prevedono investimenti superiori ai 30 milioni, principalmente destinati allo sviluppo di nuove tecnologie per il segnalamento ferroviario, nuove tecnologie per la creazione di infrastrutture delle telecomunicazioni e nuovi sistemi informativi per l’automazione dei processi di progettazione delle reti e di pianificazione e orchestrazione delle attività in campo.
Una strategia che segue due direzioni
Proprio il nuovo piano strategico che va fino al 2020, presentato dal Ceo di Pillarstone John Davison, ora presidente anche di Sirti, insieme a Roberto Loiola, amministratore delegato di Sirti da settembre 2017, è ambizioso e si declina sostanzialmente su due direttrici: da un lato la crescita e la strutturazione di un business più strutturato mediante la diversificazione e il rafforzamento di quattro Business Unit e dall’altra la trasformazione competitiva dell’azienda con l’obiettivo di adeguarla alle nuove sfide del mercato, ad cominciare da un rinnovamento del management e delle competenze interne nell’ottica di una vera e propria trasformazione culturale del gruppo. Sirti si muove anche in un’ottica di maggiore internazionalizzazione, anche se per ora non è ancora stato elaborato un piano preciso e le idee restano piuttosto fumose. Il percorso più probabile è quello di accompagnare i clienti durante il loro processo di internazionalizzazione.
Quattro business unit per un business diversificato
Le quattro business unit (BU) presentate da Loiola sono quella delle Infrastrutture Telco, dell’Ict, dei Trasporti e dell’Energy e Utilities.
Per la BU Telco Infrastructures, si tratta di un potenziamento dell’ingegneria e delle operations, con nuovi ingressi di circa 400 persone. Sirti intente continuare ad essere protagonista della trasformazione infrastrutturale del Paese anche attraverso il progetto “Banda Ultra Larga”, che porterà le infrastrutture di connettività di nuova generazione in più di 7.000 comuni italiani e per il quale è richiesto un importante impegno progettuale e realizzativo. In tal senso, giocano un ruolo fondamentale le nuove tecnologie e metodologie di progettazione e creazione della rete, sviluppata da Sirti per massimizzare la velocità di esecuzione e minimizzare al contempo l’impatto ambientale e sociale delle opere. Un esempio è rappresentato da One Day Dig, un cantiere mobile per la costruzione di reti per far crescere i prodotti e ridurre contemporaneamente l’impatto ambientale e sociale dei lavori.
Per la BU Energy e Utilities, dopo la fase iniziale dell’acquisizione di due realtà del comportato energetico (Basso e Foi & Vitali SpA) e della costruzione della nuova Sirti Energia, l’azienda ha potenziato ulteriormente la BU con oltre 200 nuove risorse che abiliteranno l’estensione del suo presidio a tutto il comparto delle utilities, compresi il settore idrico e quello del gas.
Per la BU ICT, che già oggi supera i 100 milioni di fatturato, è in programma un percorso di espansione anche attraverso operazioni di M&A. Sulle linee strategiche delle Business Unit ICT sono di particolare interesse le soluzioni IoT, cyber security e Cloud.
Per finire, per la BU Trasporti, l’unica che vanta un vero e proprio prodotto (il segnalamento di reti ferroviario progettato nel centro Sirti di Genova), sono previsti investimenti di 14 milioni in tre anni in ricerca e sviluppo per lo sviluppo di prodotti per il segnalamento ferroviario innovativo, progettato nel centro di eccellenza ferroviaria di Genova. Per questo comparto il piano industriale di Sirti prevede una crescita sostenuta dei ricavi per i prossimi tre anni coerentemente con i piani di investimento per l’infrastruttura del Paese e alcuni sviluppi esteri.
Un’azienda in trasformazione
Il programma di trasformazione di Sirti, che coinvolge oltre 4.400 dipendenti, parte dalle persone e dalla cultura organizzativa, oltre che con l’assunzione di 393 nuove risorse nel 2017 e altre 223 dalle altre società del Gruppo Sirti.
L’obiettivo dell’azienda è di diventare in poco tempo una Data Driven Company. E’ il programma dedicato alla continua trasformazione digitale dell’azienda che prevede l’introduzione di nuovi sistemi informativi, nuovi processi e nuovi modelli operativi, elementi fondamentali per conseguire una sempre maggiore qualità ed efficienza di esecuzione.
Un focus particolare viene dato all’utilizzo intelligente del dato come elemento su cui basare la capacità di prendere decisioni strategiche e operative in una logica assistita. Da tempo sono attive in Sirti iniziative tese a introdurre l’analisi del dato con le più recenti tecniche di intelligenza artificiale e Big Data Analytics allo scopo di ottimizzare i processi di programmazione dei lavori o di orchestrazione delle attività di campo.
In questo senso, è appena terminata la fase di rollout del progetto “Virtual Factory” che ha introdotto una piattaforma digitale di pianificazione dinamica delle attività delle persone operative. Attraverso un modulo di intelligenza artificiale infatti la piattaforma è in grado di pianificare dinamicamente e automaticamente ogni giorno più di 6.000 interventi in tutta Italia in una logica multi-obiettivo, massimizzando le performance delle squadre in campo e minimizzando gli spostamenti.
Altro interessante esempio di trasformazione digitale è rappresentato da “Augmented Operations”, un progetto sperimentale che mediante l’impiego di realtà aumentata a supporto delle attività di manutenzione di reti di telecomunicazioni e di impianti tecnologici, permette agli operatori in campo di collegarsi con un esperto ovunque si trovino, condividere la propria visione del problema e ricevere supporto realtime attraverso indicazioni visive.
Obiettivi economici e finanziari
Per i ricavi dei prossimi tre anni si prevede una crescita progressiva per raggiugere circa 750 milioni di euro nel 2020, ed una diversificazione maggiore del business (Energy & Utilities dal 4% al 9% di contributo ai ricavi, Ict dal 18% al 20%, Trasporti dal 7% al 17%).
Si prevede anche una generazione del valore attraverso la crescita dell’EBITDA, che passa dall’attuale 4,4% al 7,8% nel 2020.